Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

Per un'obiezione di coscienza D UNQUE, si ti-atta di fare una scelta: essere uomini liberi, consapevoli e respon– s;.1bili di ogni proprio gc..,10, oppure, scaricando ad :illri le più alle responsabi– bilitt,, <-nllare in un organismo di cui si aborrono a priori le finalità, i metodi e le lr:tdi.tioni. Rili111;.rc la di\•isa significa per mc rbpcttarc sopraltullo due acquisizioni ideolo– giche: - un profondo amore per il siynilìcato del rapporto dcmocrntico attuato in piena rc<:;ponsabililà pc1·sonalc. - L'orrore per la violcn,a tra esseri umani consapevoli. Sono arrivato a far mie quc,;;1c idee in due tempi succcs~ivi, questo mi ha pennes– "° di vederle inseribili in un processo alternati\·O a tutto l'attu,1lc sislcma. Siccome ,orrei tendere ad una democrazia che ritengo possibile solo dove vi sono libere cd autonome associazioni realizzate in fonna di autogo\'erno che strutturano dal hasso la società civile, dern scart:\rc l\:se1c1to pcrchè non è, per le sue caratteristiche, inseribile in questo sistema. Ri1engo inoltr.: la gerarchia autoritaria di tipo piramidale propria dell'esercito stcs<;o, incompatibile perfino con l'attuale sistema democratico. Le espc1;cmc passate dovrebbero aver ormai dimostrato come sia necessaria; per i cittadini, l'acquisizione prcpotcn1c delle proprie rc~ponsabilittl.. 11dowrc degli italiani ad esempio nel 1940 sarebbe stato quello di rifiutare le anni e cli opporsi alla guerra (almeno Questo è il giudizio storico), chi ha ancora dei dubbi in proposito lo chieda ai morti fr:lncesi. gn=ci, :libanesi, jugosl:l.\•i. rus:si. egiz.ianj, in– glesi ... (Se 'rivango' non è per rinfocciarc a qu;m1i dopo \'cnt'anni di possibile libero scambio di 1nfonnazioni !>i .. ono scrnllati di dosso duemila anni di luoghi comuni acuili dnlla dittatura fascista, ma a quanli sono ancora ancorati al mito del dovere e del rispello, lo stesso che li ha J)Orl~Ltia "spasso,. per l'Europ.t e per l'Africa). Tutti ora guarda.no con orrore :li cosidctti «criminali,. di guerra: ma quale è 11 limite che ~e.para questi dal comb:lttentc (oppure da chi comunque partecipa alla prc-p.irn,ionc della gu.::rra) qunndo enti-ambi uccidono e poi si !l'incerano dietro un • ordine ricevute•? Cio~ a livello di uomini resJ)Onsabili quale è la differenza tra chi et,) un ordine e chi lo esegui~cc? • l'omicidio comme:.so dal singolo I! chiamato dL•litto, ma es- so e soprannominato \irtù quando è fatto in nome dello stato•· Rifacendosi all'es.::mpio precedente, è semplicistico auribuirc le colpe solo a chi ìr, qu.!I momento dctene,,a il potere. Comunque pei- qu'lnlo sia facile rifr:1 irsi alla « tr;;idizione ;igp.rcsSi\'a ,. « dell'esercito iin!iano, non è un comples:;.o di colp:t ciò eh;! mi h:i. dc!crminalo nella scelta; questa :tfTcrma.::ont.. e ncces-;;H"ia per contrcb-11tcrc le cn:r>tuali accuse di p,.rtigianeria per 11n esercito piutto.,10 che per un .:i.ltro. Vo1dio inlccc ,ifTermarc il \'<llon: unh·cr~alc dell'obie;,ione, intes.:i. come rifiuto e :wvcr~ione rtl mito. Un buon in:.egn.imcnto, a proposito del giusto processo di dcmitiz- 234

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