Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

QUANDO LA VERITA' E' ERESIA Per unaconcezionemodernadell'anarchia L A VERIT A' di cui pMlo nell'mititi. tolo è, tengo a dirlo, la «mia» ve-– rità, perchè niente può essere assunto come vero se noti ciò che tale sembra al nostro giudizio. Anche il dogmatico ha bisogno di basarsi, in prima cd l!ltima istanza, su 1111 co11vincime1110assolutamen– te soggettivo i:. personale. Quamo sto per dire, dunque, p11ù es– sere errnw per altri ed io non chiedo di meglio che d'essere collaborato a ver/ere e a capire meglio. Nulla e, vieta di as– sumere anche la verità (la nostra interio– re verità) con riserva s1:,erimenta/e, ed è quello che appunto sto facendo io. Spe– rimentale l'intendo nel duplice significa– to di « verificabile e sperimentabile »._ Che la « mia » verità abbia il sapore dell'eresia lo so anche bene e so pure spiegarmelo. L'eresia è una verità non autorizzata o a/111e110 non consacrata dal– le opinioni professate dalla generalità. L'uomo è facile all'abitudine: il fare e il pensare come gli altri (per es., come quelli del proprio gruppo), è già un mo– do di non sentirsi soli. E, in fondo, quel che si cerca affannosamente da ogni par– te e da sempre è « di non sentirsi soli». Dietro i falli della religione, dell'amore e dell'ideale sociale vù 1 e e si agita il biso– gno di non sentirsi soli. Ecco spiegato percltè w1 gruppo anticonformista nei ri– guardi dell'esterno (come q11ello costitui– to da anarchici) rischia di dar luogo ad un conformismo all'interno. E' difficile sfuggire a tutte le tentazioni di confor– mismo e, del resto, un uomo anticonfor– mista su tutti i fronti, rischia di passare non solo per eretico ma, quel ch'è peg– gio, per pazzo! La cons11et11di11e - o il cliscé, come a– ma dir!! Erich Fromm - é un'atrofia del giudizio, il quale si conserva efficiente solo co! co11tinuo esercizio, intendendo per e/ficie11za la capacità di basarsi sem– pre,. solo e semplicemente sull'esperienza vissuta o comunque acquisira. Alla dea abitudil1e sacrificw10 anche i grandi. Per– ciò, 11011 è 1111 fatto straordinario se anche dentro l'anarchismo avvie11e ciò che sue. cede in ogni compagine umana. E' fuori dubbio che in ogni anarchico l'anarchismo è w1 atteggiamento prima che 1111a convinzione, proprio perchè non s~ tratta dì una questione di matematica o di logica, ma delta disposizione a de– bellare e a cambiare tutta l'organizzazio– ne sociale anche col rischio della propria immediata tranquillità ed ... esistenza. E' altrettanto fuori dubbio che analoga cosa sia avvenuta ed avvenga nei teoreti, i quali sono 11omini prima che studiosi. O– ra, se passiamo ad analizzare tale atteg• giamento, troviamo anzittillo una compo– nente emotiva ed una mistica. La prima è pessimistica, scettica, polemica: è la protesta: oo: la società è tutta sbagliata, non si deve transigere con coloro che co– munque la mantengono"· La seco11da è ollimistica, fatalistica, avveniristica, qua– si messianica: è la prospettiva di una so– luzione ideale, totale, definitiva: • all'at– tuale società ne succederà una basata sul• la vera giustizia e ,sulla vera libertà"· E i d11easpetti si compensano. E' difficile dire dove finisca il ribeW. 227

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