Volontà - anno XIX- n.3 - marzo 1966

zione tra i movimenti anarchici di tipo );;1tinoe quelli esuli dall'Europa orien– tale (it,1liano, ~pagnolo, russo, bulgaro, ccc.} da una parie, e i movimenti anar– chici di tipo anglosassone dall'altra. Direi innanzitutto che mentre i movimenti di carattere latino sono veramente morti pili degli allri, quelli di tipo anglo– sassone sono più vivi. Se noi sfogliamo Freedom ma sopratLutto Anarchy, op– pure alcune 1 :visi{' para-anarchiche americane, si vede che perlomeno loro fanno un'azio1e illuministica (come dicevamo una volto_ quando eravamo più giovani) cioè una azione di carattere educativo. Certo! non parlano più di ri– voluzione nemmeno loro, ma chi vuole fare la rivoluzione, ad esempio, in In– ghilterra? Stanno tutti bene, mangiano abbastanza. Comunque se prendiamo per esempio Amtrchy, il mensile dei compagni inglesi, vediamo che ogni nume– ro è centrato su un problema ~cri:\mcnle studiato, son date le fonti, ccc.; jn– somma ogni numero è una discussione approfondita, secondo le forze che han– no a ciisposizione ~u quell'argomento. Frcedom parla di anarchici che Yanno in prigione pcrc-hè protestano oggi, non raccontano fatti di cent'anni fa; li met– tono in prigio'1e pcrchè sono vivi; i morti non si mettono dentro. Se im·cce guardiamo alla stam1>a italiana, o spagnola, o portoghese, o a qu~lla che una volta ci veniva dai profughi nissi che stanno nel Canadà, o dai bulgal'i; insomma lì mi pare che non ci sia veramente più niente. C'è della gran rettorica, tante parole, si parla del passato, di quello che un compagno aveva dello lrent'.:nrni fa, di quello che avevano fatto altri; de11e.beghe fra capi di cinquant'anni fa. Ma di oggi niente, non c'è nessun legame a mio parere con la realtà odierna; nemmeno in campo culturale. Per di più siamo staccati dalla realtà anche sul piano che dovrebbe essere particolarmente nostro, su quello dei problemi locali del comune, del nostro quartiere e n:-\111ralmente sul piano sindacale (ma qui c'è una cosa da dire, ancora più grossa). Mi ricordo che quando noi collabor3vamo a Volontà, io chiesi ad un compagno sudamericano di mandarci degli articoli sui movimenti di rivendicazione, sul loro sindacalismo, ecc.; nell'America Latina di lotte cc ne sono ~empre, hanno da combattere i padroni locali, e gli americani, hanno un mucchio di ri\'Cndicazione importanti da fare. Bene... dopo qualche mese venne un articolo che parlava dello sciopero del 1902 ... cd eravamo nel 1960. Questo in poche parole è l'esempio lampante di come noi siamo vecchi e siamo morti. Non parliamo poi delle posizioni di fondo, ad esempio il votare o il non votare. Ora tutti i grandi del movimento anarchico per anni hanno vot.:ttf'); senza forc nomi perchè gli credi si ribellerebbero. C'era chi votava per i comuni;;ti, chi pc1 i socialisti, chi per i repubblicani; ognuno votava; e face– vano bene se credevano di farlo (anch'io a volte sì, a volte no); ma ciò vuol di– re che mai ai sacri principi sbandierati nessuno credeva e nemmeno loro. E' passato qualche anno e siamo a oggi, si vota o non si vota? Tu non voti perchè non sai per chi votare, voteresti se qualcuno rappresentasse i tuoi pensieri; io ho votato per fare dispetto a qualcuno, perchè m'è sempre paciuto fare dispetto; ma senza nessun significato, senza illudermi di far qualcosa di positivo. 178

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