Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

governo periferico, soprallutto, per la comprensione degli stessi fenomeni, in– centrando l'osservazione sulla svolta «costituzionale» del 1960 con la istituzione dei « consigli dei lavoratori », E' in questo momento infatti che l'organizzazione sociale Jugoslava si distac– ca dal prototipo sovietico «statalista» per mettere in moto quel fenomeno so– ciologico e pcliti,o eh~ - per la prima volrn seriamente affrontato da dottrine non anarchiche - intrinsecamente avrebbe dovuto portare al « deperimento del– lo stato» progressivamente e sistematicamente. Ciò che, per dirla con le parole dello stesso Favaretto, contrappone il con– cetto di società a quello di Stato e quello di uomo a quello di individuo. Quanto possa essere portato avanti questo esperimento e quanto cammino esso possa aver percorso finora, è estremamente difficile valutare, anche se i resoconti del congresso della L.C.J. del 1964 possono darci la misura degli osta– coli che lo stesso esperimento incontra nella sua faticosa progressione. Del resto alcuni vizi di fondo - contenuti nella stessa costituzione - deter– minano a nostro parere il limite pilL serio allo sviluppo di quella esperienza so– cialista. Relativamente ai problemi della autogestione operaia infatti, per seguire il chbm criterio di e-sposi~ione d: Fctvaretto, mentre poco c'è da rilevare per quanto riguarda la defìnizione costituzionale di « proprietà sociale», molto ci sarebbe da dire relativamente alla « ripartizione secondo il lavoro» e al « siste– ma della gestione aziendale». A questo punto infatti, viene definito il concetto secondo il quale « ii crite– rio di attribuzione del!? proprietà è dato solo dal lavoro» con il susseguente « ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo il suo lavoro». Non è azzardato, crediamo, incentrare principalmente nelle due riportate affermazioni costituzionali, il problema di fondo della struttura jugoslava, pro– blema che, lungi dall'essere il punto di partenza per l'edificazione di una strut• tura sociale oriz;ccmtale ed egwilitaria, pone invece i! sostar.ziale presupposto per una strutturazione sociale diversificata ancorchè limitata - ma solo all'ini– zio - nelle e~pre:ssioni di sfrullamcnto caratteristi< he della rncietà capitalistica. Del resto, la successiva analisi <lei sistemi di ripartizione degli utili azien– dali, mostra ancora più chiaramente quanto abbiamo affermato e ci aggiunge un elemento determinante: quello politico-burocratico. Un primo criterio di ripartizione, infatti, viene elaborato dal Consiglio Ope– raio che però deve essere sottoposto in visione - anche se semplicemente con– sultiva - all'assemblea comunale Questo meccanismo di legamento socio-economico non presenta, come rileva ;mch:! Favaretto, ::spelli del tutto negativi, perchè c!etermir.rrcbbc nell'uomo Ja presa di coscienza, in un medesimo momento, di due sue funzioni inscindibili: quella di cittadino e quella di lavoratore Dove però la sosta1121 decisionale <:'gualitaria non sussiste più - e qui Jo studio in esame è alquanto lacunoso e impreciso - è nella seconda e necessa– ria determinazione della parteC!pazione 0!)eraia al reddito secondo una valuta• 124

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