Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

esempi dei Trobriandesi e degli Amph– letti:mi, dei Samoani e dei Manu), ma come la stessa storia europea riveli una paurosa caduta della vita cultura– le nelle epoche, nelle regioni e nei gruppi più repressi (si pensi al Me– C:ioevo, alla Russta staliniana o -:il clero cristiano). Sessualità e intelli– genza, dunque, possono dirsi inversa– mente proporzionali solo se per intel– ligenza s'intendono le forme nevroti· che di attività psichica che la repres– sione produce: tra le quali, accanto alle folli contese medievali sul sesso degli angeli o alle deliranti masturba– zioni mentali dei e maestri• deJla teo– logia morale, si possono forse collo– care anche molte odierne manifesta– zioni come certa eloquenza parlamen– tare, o la pignoleria burocratica, o l'a– bilità arrivistica, o la scienza milita– re, o i fanatismi astronautici, o l'os– sessione produttivistica e lucrativa: insomma tutte le manifestazioni psi– chiche al servizio della morte, dell'a– lienazione, dell'oppressione. li giusto equilibrio tra attività ses– suale e psichica, per i sessualisti, non può nè deve dunque essere affidato al– l'intelligenza: quest'ultima, al contra– rio, in una personalità deformata dal– la repressione, può essere moho pe– ricolosa, Quanti raffinati cerimoniali di penitenza masochistica, di violenza sadica, di alienazione sessuale sono stati ideati e imposti nei secoli appun– to dall'intelligenza! Il giusto equilibrio psico-sessuale, nella concezione vitali– sta, è affidato invece alta spontanea autoregolazione di ogni organismo non deformato nel suo sviluppo da coer– cizioni inibitorie. Nessuno ci proibi– sce di mangiare quanto desideriamo, nè di goderci a piacimento le pitture più belle, ma non per questo ci rim– pinziamo dalla mattina alla sera nè passiamo le giornate nei musei. La migliore, anzi l'unica garanzia contro il dilagare delle ossessioni e degli cc• cessi sessuali sta proprio nella liber– tà: l'ossessione e l'eccesso sono tipi– ci dell'impulso represso. E' il prigio– niero che non pensa ad altro che al– l'evasione, è l'affamato che si butta sul cibo fino a farne indigrstione. Devo infine utm r!s.posta a llomeoi– co Dennn;,_ che 1 -,iù volle In .. ritica– to le teorie mie e di Reich nei suoi articoli su Volontà e su altre pubbli– cazioni anarchiche. Preliminarmente, devo dirgli che non mi è sembrato corretto il modo in cui ha iniziato e condotto Ja pole– mica. Protestandosi continuamente mio amjco e magari lamentandosi della mia • freddezza •, egli da un anno va rovesciando sulla stampa anarchica u– na serie di scritti in cui di volta in volta mi gratifica di titoli non preci– samente onorifici come e fanatico», « piccolo borghese », e megalomane », « maniaco del potere •, « omosessuale inibito)> ccc, C'è insomma nel suo lin– guaggio una carica aggressiva e pro– vocatoria che non serve di certo a fa– cilitare un dialogo sereno. Questa ca– rica si è manifestata con asprezza non minore con le persone che hanno il torto, per Demma imperdonabile, dl condividere le mie posizioni. Egli è giunto ad accusare l'amico Gionata di « infatuazione e degradazione• di fron– te all'opera mia e di Reich e ad Jnsi- 109

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