Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

l'esercito e nelle lotte di classe, dissolse la sua forza e la sua posizione domi– natrice. Le spese e le distruzioni delle guerre esterne, le lotte interne e le rivalità personali sono anche oggi, dopo venti secoli, le cause di debolezza e cli corru– zione che conducono le civiltà alla decadenza e al tramonto; la lotta classista dei Gracchi contro il Senato, quella di Mario contro Silla, di Cesare contro Pompeo, di Antonio contro Ottaviano hanno lo stesso significato di quanto avviene negli intcrval.li fra una guerra e l'altra della storia moderna. Storia che nasce dal medio evo dopo che le invasioni barbariche avevano la– sciato il campo al feudalesimo, alle interminabili guerre fra il papato e l'impero e alle lotte cruente di religione. Il concetto nazionalistico ha dominato fin qui nella società moderna e si va.consumando pian piano jn un'atmosfera di tragedia sempre più vasta: esso si è andato preparando da quattro secoli coi fatti storici che diedero forma e unificazione alla Gran Bretagna di Elisabetta e alla Francia di Richelicu. La prima aveva umiliato la potenza della Spagna con Ja distruzione della « grande armada »; il secondo aveva tenuto in mano le !ila di una politica astu– ta che gli aveva permesso di dominare le lotte interne di classe e di religione e di avviare quell'unità e quella forza che doveva esplodere poi con l'avvento del Jungo regno del Re Sole. Parallelamente tuttavia andavano nascendo le nuove concezioni scientifiche con Bacone, Cartesio, e Galileo mentre gli enciclopedisli preparavano le specula– zioni dottrinarie delle rivendicazioni di classe. La rivoluzione francese nasce così e dà avvio a uno spirito nuovo che, con la parentesi imperiale, determina il travaglio di assestamento dei popoli eu– ropei. Ma se si guarda ai risultati, se si tiene conto delle due guerre mondiali che hanno funestato i popoli nella prima metà dei novecento si deve dire che le conquiste sociali non hanno avuto il corrispettivo della buona guida politica, di questa separazione di beni e di interessi così come sembra doversi intendere tutta la organizzazione n.:aionalìstica del mondo moderno. Un nazionalismo esasperato e geloso che trova ragione di compiacimento e di lode solo nella forza e nell'allargamento dei confini della nazione; e che crea nelle mentalità pit't arretrate un complesso del tutto anacronistico dell'ir– redentismo e dà base aberrante. ideologica, a odiosi delitti E' proprio da questa impostazione sb1gliata di organizzazione e di pensiero che si è giunti a un quadro manicomiale e criminale della vita mondiale, dove gli odi e le lotte nascono per la insoddisfazione e per la miseria ed evolvono in tragedia senza fine sotto la regia dei centri dittatoriali dell'oriente e dell'occiden– te: si tratta di due basi dottrinarie divergenti che mascherano, ciascuna, l'aspi– razione precisa a dominare da sola il mondo intero. 94

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