Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966

fascismo, contro il dogma marxistico e in pieno nazionalismo fascista -, chi ha altri vieti princìpi. LEONARDO EBOLI DEHETRIO DE STE~'ANO Il IUsorgimento e la •111estio• ne meridionale (Ed. La Procellaria, Reggio Calabria, 1964, pag. 398, L. 2000) L'autore, Demetrio Dc Stefano. nato nel 1917 a Reggio Calabria, è un fe– dele marxista, ma di mC"ntalità ::ibb::istrm– za aperta, vergine di servo encomio, spe– cialmente nei riguardi di Togliatti. Poichè l'autore, nella prima pagina, si riporta al ben noto principio di Croce - secondo il quale una storia è sempre storia contemporane~, un problema di storia passata nasce dal bisogno di chia– rire lo stesso problema ancora aperto - noi cercheremo di enucleare, dall'ingen– tissima mole di documenti studiati dal– l'autore sui rapporti di Risorgimento e Questione Meridionale, pochi pat1icolari che sono tuttora scottanti ai giorni no– stri, quella storia che è ancora stori:i. contemporanea. Fin qui l'accordo col Croce: per il resto sono sempre Marx ed Engels a dettare leggi. Così, contro tutti i ritornelli ripetuti nei testi scolastici, si apprende che i con– tadini lombardi gridavano nel '48 e nel '49: Viva Radetzky! morte ai Signori.', pc1·cl1è vedevano il nemico nel signo– rotto lombardo e non nel tedesco che in un certo qual modo lo proteggeva contro il primo. Se ora il contadi.no e l'operaio vedono il sole spuntare ad oriente nel– l'ordine naturale e anche in quello poli– tico, oppure in qualche casa dell'Italia Meridionale è appeso ancora il ritratto di Roosevelt - come raccontava Levi e il diritto di censurare il simpatizzante della Russia e della Cina o il filo-ameri– cano, se il pane gli proviene dal parente emigrato o lo spera dal programma co– munista? Ma, d'altra parte, i comunisti nostrani fanno come i repubblicani del Risorgi• mento che il C.ittaneo cosl criticava: « Voi volete la monarchia per avere la vittoria e volete la vitforia per avere la repubbli– ca. La. monarchia A d11nque cosl neces– saria alla vittoria! D11nque voi avete pr-e– so ad aver più fede nelle guerre regie che non in queUe del popolo. Volete va– lervi del re per poi scartarlo. E' un pen– siero disonorevole ... poichJ Jutti ben san– no che in reti siffatte non si pigliano i re•! Al posto delta monarchia sabauda i comunisti vedono la democrazia cristia– na, al posto della vittoria il dialogo tar.– to implorato, al posto della repubblka il comunismo. Ma in reti siffatte non si pigliano i preti: manca ai comunisti ita• liani quello che Carlo Pisacane vedeva di– fettoso in Garibaldi. « il genio del parti– giano, che lieve essere continuamente o in ritirafa o in offensiva•. che non si compromette per dividere la torta del potere o per condividere il merito dei patti lateranensi, ma s'impegna a fondo per la sola idea. Pur <:tan<locosl le cose in Italia, il D<' Stefano non teme di proporre per il Su<l l'esempio degli Trlandesi che lottaronn l'unione all'Tnghiltcrra per ottenere quel progresso che si concretizza nel loro elc-– vato reddito nazionale. L'Trlanda contro l'Jnghilterra, il Meri– dione contro il Nord Ttalia. Sembra una soluzione antipatriottica, disfattistica. Ma è la storia stessa che è tale, irrazion.ilc, ingiusta: fu lo stes<;O Gai·ib,1ldi che diede ordini a Bixio di ster- 61

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