Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966

volontà ANNO XIX n. I Gennaio 1966 . Motivi di attualità D A QUALCHE tempo gli scandali della dolce vita contendono alle imprese della malavita le ribalte della cronaca. Entrambi i fenome– ni prima di essere fatti morali imputabili alla malvagità umana, sono fatti sociali imputabili ai nostri sistemi di vita econoniica. Il volgare truffatore che sorprende l'altrui buonafede e il ricco industriale che attenta alla salute pubblica adulterando i suoi prodotti, il rapinatore che uccide per un pugno di banconote e il dirigente sanitario che spe– cufo sui bimbi malati, sono la conseguenza umana di 11n ordinamento sociale che onora il furto e lo sfruttamento del prossimo. Da qualche tempo però gli scandali della dolce vita avvengono con le carte in regola senza che contro di essi possano esercitarsi i rigori di legge. All'industriale che bara al gioco del profitto, all'alto funzionario che affonda le mani nel danaro pubhlico che amministra, alle centf– naia di miliardi che spariscono nel gioco def!.li aopalti come in un gio– co di prestigio, si è af(!giunta una nuova serie di scandali: e.li sc,indali codificati che vrosverano sotto l'usbereo della legge. Alti funzionnri con pensioni iverbolic11e c'1e irridono alla fame dei pensionati. varlamen– tari che irridono a11aconf!iuntura dovo averla a lunf!o discussa au– mentandosi le già elevatissime prebende .. Non vogliamo aui fare l'e– lenco di fatti ben conosciuti. vo!!1iamo solo indicare come lo scr1.11daln cessi di presentarsi uno stravpo a1le ref!.o1esociali ma diventi esço stesso la regola e la lee,ge. Viviamo nel rer.;,ne dello scandalo arwti– <liano e permanente, la società. stessa con i suoi ordinamenti rivera sempre più i suoi contorni. di scandalo colossale. Le distanze sociaU sono arrivate al parossismo, sperpero e miseria sono i colori c'1e si alternano con maggior frequenza ne11a nostra confi.e.urazJone sociale. Di fronte a questi connotati della realtà quotidiana ci sembra di grande attualità il discorso sull'uguaglianza. Da troppo tempo questo

RkJQdWJsaXNoZXIy