Volontà - anno XVIII - n.11 - novembre 1965

«campicello» di De Marchi. Da quanto che ad ignoranza. In "Sesso e civiltà», dice Gionata infatti si può concludere facendo un esame di tutti i movimenti che, con uomini buorn, lo Stato non sarà di pensiero, egli ignora del tutto l'anar- piÌI oppressivo (è quanto obiettano da chismo; e ancora oggi egli mi confessa un secolo tutte le lèoric avverse all'a- che conosce « poco bene» l'anarchismo; narchismo). questo men11·e egli conosce « mollo bene» Quanto scrive Gionata è di una ingc- il marxismo. come risulia dal gran par– nuità cieca circa la vera posizione di Dc lare che ne fa nei suoi scritti. proprio Marchi. oltre che una difesa un pò trop- perchè il marxismo i:: « di moda,. e tutti po... cavalleresca. nella sinistra lo leggono: tutto ciò i:: dav- Non solo dunque De Marchi rifiuta. nel vero sorprendente in un intellettuale che campo politico, l',inarchismo, ma la sua ci tiene ad avere condotta _autonoma e posizione verso di esso ~ caratterizzata aniiconformista. E' questa la posizione da conformismo e mancanza di coraggio. conformista, la • congiura del silenzio,. Mi sono più volte sforl.ato di dimostra- di De Marchi verso l'anarchismo. Se poi re che De Marchi ha fatto un'indagine De Marchi dice che non ha avuto mai anarchica della società, in termini mo- l'intenzione di associarsi a questa "con- derni, vivi, stimolanti. Nella sua posizio- giura• (e Gionaia se ne fa l'ingenuo por• ne d'urto co1itro il marxismo, quando ri- tavoce) questa afrermazione non ci ba– volge un appello urgente all'umanità per sta, perchè il suo accenno all'anarchismo i mali distruttivi della repressione scssua- è molto insuflìciente, ed egli mostrerà le, quando dice che la repressione scs- che non si associa al generale seppelli– sua!e produce il capitalismo, egli porta mento dell'anarchismo nella misura in cui innanzi e rinnm,a tutto un discorso che cercherà, non dico di rivalutare quanto lo collega fondamentalmente (e quanto è di vivo c'è nell'anarchismo, ma di instau– il lato positivo del sessualismo) alla con- rare almeno con esso un dialogo critico cezione dell'anarchismo, secondo la quale e mosso. 11 silenzio su E. Armand mi la Repressione Autoritaria è la causa pri- pare si inquadri appunto in questa tra– ma dei mali, per cui il capitalismo non scuranza di De Marchi verso l'anarchi– crollcrà mai se non verrà eliminato in- smo. sìemc alla sua causa prima: lo Stato, l'Au- torità. C'è dunque questa vicinanza e col- legamento storico del scssualismo con l'a- Il sessualismo è, dunque, nel campo narchismo, ma Dc Marchi sembra non ve- della sessualità, un continuatore dell'a– derla, per una sorta di appiglio al for- narchismo. E mi varrò di quanto scrive malismo e una tendenza monopolizzatri- il Malatesta, un illustre esponente dell'a. ce, per cui egli non fa che contìnuamcn- narchismo, per chiarire ulteriormente que– te dialogare col marxismo, mentre all'a- sta mia asserzione, perchè già da qualcu– narchismo accenna timidamente e non no mi è stato obiettalo (mostrando così nella misura di un dialogo vivo, come di sconoscere l'anarchismo): « Molto er– sarcbbc coerente per !a vicinanza di cer- roncamcntc tu fai questo collegamento te sue idee. con l'anarchismo, perchè questo non par- Questa arbitraria frattura storica tra lava, come tu dici, di Repressione Auto- anarchismo e scssualismo sarà dovuta an- ritaria, ma di Stato, il che è diverso ». 612

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