Volontà - anno XVIII - n.11 - novembre 1965

lati al suo gruppo, dc.tte le dimissioni e mai le rimpianse. Com'è facile imma– ginare, qu~slo fatto provocò parecchi screzi e non poche rotture in seno a– r,li s11::ssisurrealisti. E fu anche la ra– gione che determinò il Secondo Mani– f<;'stodel Surrealismo del 1930, nel qua– le :;i faceva chiaramente comprendere la vana speranza di un appoggio del mondo politico e sociale, per mettere in atto i valori di cui il surrealismo e– ra fiaccola e portaton.;:. I nfaticabilc, impetuoso, Andrè Brc– ton, in numerosi discorsi, mise in evi– denza b posizione politic.i del surreali– smo: sj scagliò contro i processi di Mosca, contro il fascismo, e pili tardi e-oniro la guerra di Algeria. Nel frat– tempo, pubblicò, in collabo1·azione con Eluard « L'fmmaculée Conccption », un poema surrealista di primo ordine; «Le Revolver à cheveux blancs», «Les Vases Communicablcs », « Point du jour» (1934), « l'Air de l'eau », « l'A– mour fou » (1937), i, l'Anthologie de l'humoui· noir» (1940). Nel 1941, emigrò negli Siati Uniti. Viaggiò in lungo e in largo sul conti– nente americano, e ritornò in Franci3 nel 1946. Le ultime opere sono: « Ar– cane» (1944), « Ode à Charles Fourier» ( 1947), « la Lampc dans l'horloge • (1948), « F.ntretiens » (1952), « la Clé cles champs » (1953), « l'Art magique » (1957), « Castellations » (1959), nelle quali è racchiusa in sostanza la mag– gior parte delle idee e delle concezioni surrealiste. Che cos'è il surrealismo? Semplice– mente la presa di coscienza del falli– mt·nto della civiltà occidentale, che ha osato servirsi dell'arte e del pensiero per calpestare tutto quanto vi è di più si=i.cronell'uomo e per arri\'are alla più abominevole distruzione del mondo. Presentemente, gli esseri umani che, contro la loro volontà, sono stati for– zati a prender parte alle terribili opera– zioni guerresche, diflìdano, con ragio– ne, d:!i valori più che sospetti nalj dal letame della civiltà occidentale. lnvero, questo nostrn mondo occidentale non è :-ìltro che una orrenda impostura. Poichè, nè la religione, nè l'arte sono capaci di dare un senso alla vita, al– cuni giovani intellettuali scelgono da– da, a mo' di parola d'ordine: parola che, a simiglianza dell'epoca nella qua– le viene adottata, era priva di qualsia– si .,;enso. Qualche anno più tardi, que– sto titolo non fu più bastante; fu ne– cessaria la creazione di nuovi valori, per impegnare completamente l'uomo. Da questo perturbamento nacque il movimento surrealista che cristalliz– zerà la rivolta e l'azione. Tuttavia se si ticnç conto dd mimo testo automafi– que lanciato da Breton e da Soupault nel 1919, è da questo momento che l'at– tività surrealista cominciò ad aver vi– ta. Le loro ricerche di allora si aggira– vano sullo studio delle opere del Freud, del sonno sperimentale, dell'ipnosi e del pensiero parlato. Dei pittori e dei poeti -- Aragon, Arland, Brelon, Crevel, Desnos, Eluard, Emst, Levin, Lim– bour, Masson, Péret, Prévert, Soupault, Tanguy, Vitr-ac, - si avventurarono au– dacemente nel campo sconosciuto del pensiero, dcll' incoscier.te, e dalla loro ispirazione doveva risplendere una no– vella estetica. Il surrealismo non dev'essere consi– derato comt.: una scuola, bensì come una maniera di vive,·e. La poesia e la pillura non sono un fine a sé, ma so– no dei mezzi che servono a facilitare la esplorazione del mondo dell'inco– sciente, del sogno e del meraviglioso. La ril'olta surrealista non è l'angoscia 623

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