Volontà - anno XVIII - n.7 - luglio 1965

tabula rasa dovrebbe permellere fa costr11- :::.iunedeff'mwrchia. Queste posizioni me11_ tali lia11110 ff/tto il foro tempo e bisowu1 studiare il problema sociale in modo piìi idoneo verchè sia capito e sentilo dal po polo, il quale ha bisogno di 1111 linguag– R.ioco111i11genteprima di quello futuro (!(, prospe1tiw sul futuro, se agganciate al– l'oggi, perdono il carattere di utopia e 1·e11go1wvalutate con mi11or leggerezza). Dato che il movi111e11toanarchico rap– presenta 1111a111i11ora11za pofit1co-sociale, e al presente non è cerrnmente 1111 11ovi- 111eutodi massa, sarebbe opportuno che t1ss11meHe un proprie, ruolo appropriato tilla sua natura attuale. Atuaverso lo studio dei vari problemi sociali il compito di una minoranza anar– chica dovrebbe essere quello di sollevare all'opinione pubblica i problemi più sentiti e di segnalare i nostri migliori orienta– menti possibili per una efficace soluzione anche se in modo par.dale o contigentc; ,wn mancando di segnalare le strade /alli- 111e11tari che sino ad ora sono state per– cor: e per la loro soluzione. Q11eHaa me pare una posizione vositiva per il movime11to, che, o/Ire a vitalizzarlo ulteriolmenre, terrà attualizzati i suoi po– stulati ideali che la società non potrà a /1111go ign·orare (dato che la scienza, la ve. dagogia, la psicanalisi, ecc... concorrono, ,mche senza intenzione, a convalidare ogni giorno di più l'anarchismo). Un tema di scottante attualità ad esem• pio sarebbe quello della scuola. Sul tem(l della scuola occorrerebbe far twscere negli insegnmiti il bisogno di decidere sui pro– grmnmi d'insegnamento in forme autono– me rispello allo su110; fai' scorrere fra di 444 essi il desiderio sentito di contare q11al– cos" nell'insegnamento e 11011 essere i so– liti cliches del « Ministero della pubblica istruzio11e •- Far capire loro che devo,10 lottare per sottrarre fa scuola allo stato, che, a sua volta, è 111011opoliodel partito "I potere, è ciò in stridente contrasto con 1(1libertà, la verità e la wltura. Far com– prendere agli insegnanti che i programmi d'insegnamento devono sca111rire {/(I loro stessi attraverso le decisioni prese in apo– litici convegni e congressi, da loro stessr organizzati ed in cui siano state discusse le relative esperie11ze. Ui-:altro problem(l atrua!issi1110 è quello demcgra/ico (che r tawnaturglti delfa dilli. ci/e congiunlura italiana si guardano bene dal sollevare per non disturbare le laute digestio11i degli speculatori dell'industria e del commercio), il quale, oltre che naziona– le. è anche un 11roble111amondiale, legato tilla fame ed al sottosviluppo sociale; ed è una costante remora al progredire tra il popolo del bisogno dell'anarchismo. Quindi, ~·e11za cade,re nel nullismo a1Hior– ganizzatore da ima parte e 11ella struttura zione antianarchica dall'altra, un movimen– to anarchico deve attualizzare i suoi poslll– tati s11Ilibero accordo, organizzando it suo lavoro, liberamente condiviso da tutti co– loro che hanno intenzione di muoversi sul terreno della concretezza. Va da sè che, per concretizzarsi, gli impegni, presi volon– tariamente, hanno bisogno di essere· man. tenuti, e non Ila senso richiamarsi alfa li– bertà per gi11siificare le mancate adempien– ze (il che darebbe ragione agli autoritan· sul bisogno d'imposizione). C CAMPANA

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