Volontà - anno XVIII - n.7 - luglio 1965

dava a Crisippo: « Preferiresti essere un intelletto d'uomo in un corpo di somaro, o un'intelligenza dl somaro nel coq,o d'un uomo?», Noi ignoria– mo la .-isposta di Crisippo, ma rispon– diamo, in sua vece: « Non voglfo esse– re nè l'uno nè l'altro. Voglio essere Wl uomo completo. Voglio essere, in un corpo d'uomo, una verità cli uo1no, una luce e un calore d'uomo, un cuore e una ragione d'uomo». Bisogna riuscire ad armonizzarsi. Bi. sogna arrivare a trovare tutto in sè e a rispettare tulio. E' questo il pensie– ro dei primi Stoici, allorquando consi– gliavano. « Vfri annoniosamente ». Poco conta la forma d'individualismo dalla quale parto, se riuscirò ad arri– vare alla cima da cui potrò scorgere tutto l'orizzonte. Nel corso della salita mi troverò or sull'uno or sull'altro fian. co e una parte della cima mi rimarrà nascosta. Ma, attraverso i differenti sentieri dei due fianchi, arriverò final– mente alla cima superba, da dove sco. prìrò tutti gli orizzonti e tutta la im– mensa verità. Perfino il nietzscheismo, che sembra– va essere stato rigettato completamen. te, potrebbe difendersi. Noi lo abbia– mo rigellato soltanto pcrchè storica– mente, ment1·e Epicuro era arrivato al. l'individualismo completo, mentre i grandi Stoici e i grandi cuori erano ai. rivati all'individualismo completo, Niet– zsche invece si era arrestato a mez– za strada. Ma chi può impedirci di continuare la strada da lui non ~ncora percorsa? Se per ragioni organiche non fosse diventato pazzo, non l'avrebbe forse continuata egli stesso? Non sa– rebbe forse arrivato alla stessa cima sulla quale stanno Epicuro ed Epitte– to? Se Epicuro per disgrazia fosse di- nemmeno lui forse sarebbe arrivato al. la verità totale e sarebbe invece .-ima– sto affondato nelle paludi e n':!i bassi piaceri. E se Epiltcto fosse morto gio– vane o fosse diventato pazzo, sarebbe egli pure arrivato, attraverso la ra– gione, alla verità del cuore? E che di– re di Tolstoi se fosse morto o diven– tato pazzo da giovane? Nemmeno lui, sicuramente, sarebbe arrivato, per la via dei cuore, alla verità della ragione. Coloro che più fortemente si sento– no attirati verso il sentiero balluto da Nietzsche, percorrano dunque i! cam– mino che quello non potè percorrere. C'è tma maniera di comprendere la vo. lontà di potenza che è infinitamente bella. E non e~ n'è una sola; ce ne so– no diverse, tutte egualmente belle e complete da comprendere. Giacchè la volontà di potenza, grande errore se deve essere esercitata brutalmente su altri uomini, diventa verità se questa autorità resterà tutta interiore, se ser– virà a dominare se stessi, se servirà ;"I creare se stessi. Essa diventa anche grande verità se questa dominazione si intenderà esercitarla sulla natura delle cose e non più sui nostri simili. Ecco due metodi per continuare e per com– pletare Nietzsçhe, per renderlo un vero individualista come Epicuro o come i grandi Stoici ed i grandi cuori. Che ognuno di noi prenda, secondo il proprio temperamento e le dominanti della propria giovinezza, il cammino che a lui più si confà. Purchè la costan. za duri e purchè non si lasci abbatte– re alle prime tappe, arriverà sicura– mente alla cima, arriverà alla verità lotale, arriverà alla libertà armonica del suo cuore e della sua ragione. Ar– riverà, infine, all'armonia completa dell'individualismo. ventato pazzo a trentacinque anni, (Trad111.ione di Joseph Ma.tcii) 432

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