Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

la [soliUI] formula•. Tuttavfo nel/'mllorc permane il dubbio se l'acqua versata sulle membra sia :.u(ficiente al/'inf11sio11erotale della graiia, perchè agggiungc: •Se 11bambino nasce vivo, ma perdur:i il pericolo di mcrle, si dc\'e per sicurezza compiere l'aspersio– ne dell'acqua sul capo con la formula: .. se tu non sei ancora battezzato io li battezzo._ .• lt, presenza a tali riti magici ci si domanda se siamo veramertte i,i Europa, nel se– colo XX. Ep1mre parecchi secoli prima di Cristo, Il b11ddismo aveva i11segt1ato •una reden– zione in cui ognuno è redcntorf' cli se s1csso e che, senza preghiere, sacrifici. penitenze ed usanze esterne, può essere conQuist::ita e raggiunta con le proprie forze in questa vita e su Qucsla tc1Ta». (S11bhadra 8hiksl111 • Catechismo bmldhistico - Napoli, /922 - Pag. 69). Ora, invece, ci viene presemmo lo spettacolo di wiu creMura, suspesa tra /"abis!:o della dannazione e il cielo tiella beatitudine, la cui sorte eterna è condi-donata ud un'aspersione d'acqm, sul capo accompagnata da alcune parole rituali, che llamro il Potere di aprirle le porte del Paradiso. E lo spettacolo potrebbe auclte essere con– siderato an:eno, se non incutesse paura ,•edere la mente 11111ana sempre sull'orlo dello abisso, proma a precipitare nel baratro della superstizione e della conseguente follia del fanatismo. Da 11otare che non si trulla di un qua!imq11e giornaletlo di edi{icazione, bensì di 1111 libro gi11111u all'wulice.simt1 ecfhiune, co11ramo di imprimc.tur! Tutto ciò, nonostan– te il «colloq11io•, o i cu/loq11i elle dir si voglia. EMILIA RENSI L'ora della chiarezza L 'OSSERVATORE Romano wmla (,,'i parlare in nome della coscienza religiosa 11a– zio11aleche sarebbe stata o!feSll dagl, episodi connessi a 11 Vicario e la coscienza religiosa a1 rebhe pure la « responsabilità della coerenza "· Ciò è vero e non è vero: la co,;cie11z.areligio.~,i è stata llisill11sa dalle l'ivelazioni de Il Vicario di f/ochl111th e ha accusato un colpo; ma nun è vero qual'llo 1111 calvo tocca l'aria e non un vno ostacolo. Lo fede è troppo debole: ci vuole molto per portare ad essa, bisogna scomodare sa111iche fam10 111irJcoli e dèi che ca!Gno sulla terra, ma ci vuole bcu poco per far credere al contrario. Che poi questa fede sia e voglia essere rnerente, non si può negare: Moloc vuole sempre sanf!,ue e, in mancanza di medioevo, ,i sazia proibendo soltanto la rappresentazione di tltl dr~mma. I.a forz,i politica cartolica avrebbe 1.masola ragion d"essere, "proteggere le libertà rPligiose". A varie il fatto che si rivendica non la, ma le libertà refigiose, in cl1e con– siste 111110q11elto se 11011nel provarn 1noprio il contrario: io sono libero e 111110, e la tesi di llochlmth che i vincitori si cond11co110sempre i111111on1l111e11te. « Ebbene - continua - /'Osscrv<1torc Romane - alla unità degli elettori, 11011 ha fotto riscontrn quella dt:gli eletti•: i deputali demncristiani 11011 voglio110 capire che con l'estrema sinistra 11011 si fa dialogo - e sarebbe veramenre ora di finirla u11a 325

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