Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

a1la ricerca di questo lavoro ne incQntrai due altri, liquidati a vii prezzo: « Les Aubes mauvaises » e « L'Affranchic ». Rapidamente, «posseduto» da questi scritti, essi mi divennero tanto ne– cessari che non uscivo piì.1 senza averne uno in tasca e, alla stessa guisa di La Fontaine che domandava ai s1..1oi amici se avevano letto « Baruch », anch'io non facevo che porre, a coloro che incontravo, la domanda: Avete Ictio Kolney; do– manda che lasciava tutti ammutoliti. Ebbi presto la spiegazione di questa «ignoranza». « Le Salon de Madame Truphot » awva scatenato, per le sue violente invei• tive, la congiura dei castrati che rappresentavano la leueratura accademica. Preoccupati di evitare i calci dello «stallone», avevano usato della tatlica con– forme alla viltà contemporanea, rinchiudendolo nel campo, di concentramento riservato a chiunque fa loro « dispello ». Ma Kolney non aveva bisogno, per produrre, d'essere stimolato dal gracidare della critica, e il suo pensiero fermentava generosamente solo perchè, la « Ra– gione», la «Giustizia» e la ricerca della «Verità» componevano il suo lievito. Questi tre elementi spiegano il perchè Fernand Kolney spinse la concezione anarchica e neo-malthusiana fino ai suoi estremi limiti e spiegano - pure - pcrchè egli nutrì « odio verso tulli i dispotismi» compreso quello della natura: « Questa matrigna» come solcva dire, « che ci adesca col piacere per precipitarci nel dolore ». Ed è così che Kolney si compiacque ad immaginare, con buona logica: « La rivolta dcll'Alomo contro l'energia atomica ». Ri_tenendo egli di avere sufficientemente filosofato e considerando, al pari del suo protagonista, M. Eliphas Beothus, che « gli uomini non meritano di diventare intelligenti », Kolney si sarebbe senza dubbio rinchiuso nella conclu– sione che l'umanità deve essere assimilata alle specie malvagie e se ne sarebbe scansato il più possibile. Ma un desiderio intenso di giustizia lo torturava. Dopo aver stigmatizzato nel suo « L'institut dc Volupté » le baldorie del rctrofronte, blu, bianco, rosso, durante la gi.1crra del 1914, si accanì sul più tipico rappre.. scntante del massacro « L'HonnCte Poincare » e, la potenza di questo opuscolo fu tale che, a dispetto e nonostante il sequestro arbitrario a cui fu assoggetlato, restò incollato come una carta vischiosa sul di dietro del già citato « rnmpi– piatti » Poincaré. Della filosofia nichilista di Fernand Kolncy. non ho nè il tempo, nè lo spazio per farne uno studio. La riassumerò in quanto segue, affinchè altri la sviluppino. Quale studente avrà l'audacia di fare la sua tesi di dottorato, in filosofia o in diritto, su quanto prendo a prestito da un libro di Kolney? « Fintanto che nell'Universo un essere - quale esso sia - fosse pure un moscerino, - soffrirà - l'Universo sarà odioso, e la vita condannata». 370 Questo, amico, studente, non ti piace? Eccoti allora un altro tema:

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