Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

Una conferenza di HAN RY1VER Alcune rorme d'indiuiduali (I) Comp.igni, credzte che siano molli - beninteso, fuori da questa sala - coloro che pos. s :i.no richiamare alla mente con org<, glio i ricordi di prima della guerra, coloro che possano rendere la giusta testimonianza che essi sono nel 1921 gli stessi che furono nel 1913, gli stessi elci 1915 o del 1917? Noi siamo rimasti fedeli a noi stes– ~i e pertanio non accettiamo senza qualche emendamento la formula che le banderuole cigolarono contro gli es. seri dal contegno fermo. Appunto per– c:hè noi siamo coloro che non hanno dimenticato niente. Ma siamo, per ca– i,o, coloro che non hanno imparalo niente? Di quali e quanti, sia pure dolorosi, panicolari si è arricchila la nostra esperienza! Fortunatamente che le strntlur! ciel nostro pensiero erano così larghe e tanto solide da poter ri– cevere, senza restarne infrante o con– lOrte, 1ut1O il nuovo terribile apporto. Per dire le cose semplicemente e con 11n solo esC'mpio, gli orrori della guer– ra non hanno nè sorpreso, nè diminui– to, e neppure molto aumentato, il n<, '-Iro orrore della guerra. Arricchili e rafforzati, siamo rimasti ~ostanzialmcnte gli stessi, tan1O che ~e il nostro amico André Lorulot - molto più ordinato e molto più archi- (I) 11 1i1olo oria:inalc di qucs1a conferenza l' Uu dh·crH1 sorte, d'Jndlvtduallsmc; ru tenuta ,111Han Ryricr, il 10 dicembre 1921, 11cll'occa· ~lene del decimo annh-crsario dcll:i nlbcila della Rh•isla L'ldlc Llb~. vista di quanto non sia io - non mi a\'csse amichevolmente ricordato la conferenza che lcnni davanti a voi die– ci anni or ~ono, in occasione della na– scit: :l.de L'ldéc Libre avrei corso il ri. schio di ripr~ndere oggi lo stesso sog– gcl lo con lo Messo titolo, e di espor– re all'incirca gli stessi pensieri, forse chiarendoli con qualche esempio di da. la più recente. D'altronde, per quanto avvertito, non sono propriamente sicu. ro di non seguire lo stesso sentiero che tracciai per la prima ,olta dieci anni or sono. Mi sembra che quella vecchia con– versazione parlasse il titolo: Alla ricer– ca della fellcllà. Forse che studiando i diversi indi,·idualismi non vado a trae– ciare, in qualche ma~iera, sulla caria della vita umana le differenti strade che conducono alla felicità? Non sarà dunque del tutto improbabil~ che, più d'una ,·olta, la mia parola ricalchi esat. 1amen1e o ripeta identicamente la mia parola di un tempo. Chissà che fin dal principio non mi trovi obbligato ad ar. restarmi davanti ad un oslacolo, come probabilmenle mi arrestai allora. Sup. pongo che vi parlai della felicità senza prima aver tentato di definirla, o c<, munque scma esservi riuscito. Ed ecco che ora mi metto a classificare gli in– dividualismi, scn1.a prima aver cerca– to di definire che cosa s'intende per indi\ idualismo. Giacchè, vedete, il de– finire mi sembra propriamente antidi– viclualista ! L'individualista è un uomo che ha il sentimento della realtà dell'indivL 353

RkJQdWJsaXNoZXIy