Volontà - anno XVIII - n.5 - maggio 1965

il fa,,oro - a basso prezzo -, sia per fa guerra, a più basso prezzo ancora. Quanto afle dis1i11ziu11i fra i due Nw11eri, ce u'e sttua una fatta in questi giorni, verame,ite originate! No11 so, in/alfi, oflraverso quali nobili cv1uiderazio11i, il nostro governo borght•se, gi11sli/icherà la .(Ila 1111ow1 le,:ge sul servizio mi/illlre. Ma 1111,1 cosa è certll: che fra i gio,•a11i «d1spcn~11i dn ogni obbligo militare per ragioni d'in1crcssc nazio– nalt•• (gli allie,•i delle scuole rnpcriori, tu/ esempio) ,,; saranno più figli d'industriali che figli di mtmovali. Ma allora, mi direte 1•oi, viw1 Mao Tse-tw1g! Almeno, egli parla di guerre di lihe• ruzinne e 11011di guerre imveria/isle. Egli, almeno, v11ule 1111mondo migliore ... - Sl, è vero, ma ved!'te, sono i suoi mezzi che 11011 mi v,mn 0 troppo a genio -. - Che cosa importa, ,;e si compie il fme? Che cosa imporra? M'importa moltissimo! ciò indubbiame11te trova la sua giusti• ficazione nel /lifto che la famosa massima «Chi vuole il fine, vuole i mezzi• mi è stata ripeflllll fino alla noia per /111/ala vita. Benissimo: la nostra generazione doveva spor– corsi le mani, perchè q11eilt1che dovew1 ve11ire fr do1·esse avere piJlite. Noi eravamo nell'inferno, o, per lo meno, nel purgatorio; i nostri figli, ess; invece, sarebbero stati nel pllradiso. Disgraziatame111e, il paratfisl• mi vare elle si faccia attendere parecchio, " mi donwmlo se per caso non siano i mezzi che ne riwrdano la venuta. Che il mondo migtinre abhia tivute le s11eondate «inevitabili nel suo sviluppo•, 111i pare 1111 sacro freno che no,1 ha molte affre!/1110 gran elle la sua venuta. E elle Mao Tse•tw1, per 1m fine di pace e di gi11sti:.ia, ,;ia oggi rido/lo a preconiz.za, ·e i vecchi putridi mezzi chr per mille,mi, s0110suiti quelli dell'i ,igi11stiz.ia e dell'ecatombe, mi pare ancora più tri• sie. Il rituale sacrificio tfell~ masse sarebbe forse 1m 011U1gRio che il co1111mismo ci– nese rendert•bbe al capitalismo occidentale? Poichè, alfo fin fine, chi mi assiwra che si giungerà allo scopo? • Voi siete cento milioni. non nbbialc paurn, picchiate ~odo su Israele, Noi, siamo un miliardo, cre– piamo pure, ne resterà sempre. •· Ben ,•olc111icri,q11a11ro " me, ma chi mi assic11rn che questi massacri cond11rra11110 veramente alla pace, e che invece, per for:.a d'iner– :ia, non provochera11110 delle 1111aveguerre? Sarà mai possibile e/ei•are l'uomo co.. minciaiulo col disprezztirfoJ Gli porremo dare il gusto della vita, comi11ciando col rrauarlo co111euna formica che viene bruciata? L'espuienu1 dei secoli è, <11ti con ,toi, a confemwre elle i mez.z.i lum sempre co11tlizionato il fine e si son sempre a questo wstituiti. Q11es1ischiavi 11egri vi impongono ddfe prove nl termine delle quali una bella dama verrà n coricarsi con voi. Disgr11ziatame11te, quando si nrrit·a al lei/o, la bella dam<t è diventata vecchia e schifosa. Ci /11 1111a volta 1111 fJOpolo che inve111ò, la libertà. Attaccato da tulle le f)arti, la difese e vinse. Poi volle imporla al mondo e non impose che la servi1t't. Mi aug11ro elle non ci sia domani w1 B(}/111par1e cinese elle, conlemvlamfo 1m campo di ba11aglia, ripeta: «Bnh! una notte di )>('(""hinoriparerà tullo questo"· Percliè allora, ma11ca11do <li nuovi mez.:i per fini nuovi, l'uomo non resterà che cteniamenle 1111 Numero ... o 1m'ombra. (Le- C11.1mrdE11chalné • Poris: tradu1.lonc di J. M.). MORVAN LEBESOUE 298

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