Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

mune non ha .mai avuto in aprile e maggio pii.1di to.000 uomini per difendere Parigi. (Su qu;:sto punto ho particolarmente interrogato I.drançais, Pindy, etc. cd cs~i ~i dimostrarono mollo d'accordo} Il 21 maggio, alla no1izia dell'entrata di Vcrsaglia, il popolo si sollevò al grido di Dclescluze· ~As~ez dc galans!», etc. E poichè furono a dir poco massacrati 35.000 comunardi, ~ullc barricate ve ne dov~11cro essere almeno 50.000. Dovunque e sempre, tulle le rivoluzioni - di pensiero e di folto - vengono falle da minoranzt.:!. Ma donde vengono queste minoranz'.!? Chi dà la prima spinta nelle strade? Il ceto borghese cerWmcntc no! (18). E' scmpr~ il ceto ope• raio, compreso a Barcellona. [Successivamente, Kropotkln ha Inserito al mari.-ine l due paragrafi che seguono: «Quanto ho dello si presta forse a dei malintesi. Ecco quanto voglio dire: Le sommosse scaturiscono sempre dagli oppressi, dal popolo. Giunge il mom;;!nto in cui il malconlento (pronto a divenire altivo) del popolo fa riscon– tro al malcontento (mai pronto a dfrenire attivo) dclla bor{lhcsia (19). Allora è la rivoluzione (20). Le Jacquerics, la guerra dei contadini Stena Razin, Pugatschoff, così come Milano, Trieste (21). Lione n~l 1830, etc. - ecco le grandi sommosse-: tutto ciò è la spinta dei malcontenti borghesi - e voi ovretc b rivoluzione del 1789,J. Ed è naturale. Ritenevo che per ogni socialista e per ogni anarchico fosse un punto fermo. Voi mi rate ritenere c-he tutto quanto ciò sia quindi da scrivere. Passando con voi acl un altro argomento, io non vedo alcuna ragione per il vostro pessimismo. La rivoluzione, così come l'indu<;trialcsimo, dal 1648 mar· eia dall'Ovest all'Est: Tnghilterrn, Franci.:i ... E' il turno ora della Germania, la quale si avvicina al suo 1848,come b Russia si avvicina al suo 1789 (un po' più avanti). el frattempo, l'Inghilterra e la Francia profittaroo dti frutti della ri– voluzione che scoppia nei paesi che le seguono, per rare qualche passo in avanti. lntanto, nel XIX secolo è intervenuto un nuovo fattore': la facilità dei lrn• sporti che permette il commercio mondiale, il commercio intenso all'interno (in America, in Francia, in Russia) e la conquista di milioni di schiavi sul continente nero e giallo. (18) I giovani borghesi della Cart-on~ria in Francia. poi Blanqui e Barbé~ ed ancora Flourens, non hanno desiderato di affrrtt:m! le sommosse, spesso scnu trovare l'appoggio popolare quando e!>si erano scesi in piazw? (19) Almeno nel 1848, cosl come nel 1830 a Parigi, la,•oratori e borghesi parteciparono egual– menle :>i primi a,·,,cnimenti. cd i bo1·ghesi !>la come membri di società se,rcte che come studenti Alla Comune dì Parigi. ai moli insurrc1ionali dell'lntem:izionale in l!alia, a quanto accadde in Russia, parteciparono dei giovani borghesi insieme con i la\·ora1ori. Nal\lr.:ilmen1e. nei movimenti più recenti che hanno inizio con lo sciopero predominano gli operai. ma Ferrcr nel 1909e Malatesta nel 1914 erano presenti anch'essi. (20) Non manca ancora alla rivoluzione quel sentimento (qua~i unanime in ogni uomo di pcn• siero wcgliol che un certo sistema è insostenibile, che è troppo compromesso e che la coppa sta traboccando? La fine dei Borboni nel 1830, quella di Luigi Filip~o nel 1848, In decadema di Na• poleone. etc, sono degli esempi. (21) C'è fors,! un errore, giacchè non mi consta che si,1 awcnuta a Trieste alcuna solle\'nione. A Milano si ebbero le ~cinque giornale• nel 1848. a Lione le insurrezioni del tinr e del 1834. 223

RkJQdWJsaXNoZXIy