Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965

da No\\' di Londra (pag. 20+212 del 1949); e l'ietrograclo 1917 _ BMcellona 1937; A un '>aggio di Luigi De Marchi Ml W. Rcich Borghi: Mez::.o secolo d'anarchia; La rivo-- (pag. 81-93 e 132-140del 1961); scritto di lu::.ione mancata; ,\fo.ssoli,ii in camicia; Eu~e1, Rclgis, in cui si parla anche del Bakunin: Liberlà e rfrol11zio11e; Malatesta: Rci(·h (pag. 63&-638del 196-l). Scri1ti scelti, nonchi: tutti i ,·olumi che Sulle comunità scolastiche antiautorita- ,cngono pcriodicamcnlc !>egnalati su que_ rie di Arnbui·go si può utilmente consul_ !>ta ri\•isla nel • Ser\'itio Libreria•- tare lo .~criuo di Claudio Cantini, nella Leggendo i suddetti libri ed altri che, :-itcs'>a Vo/onta (pag. 69-74 del 1963). Seri- per spazio, non elenco. ho conosciuto il \'endo al sopr~1citato indirizzo del Neill pensiero anarchico cd ho capito che ero è pos!>ibik avae la sua ri,·is1a • lei• che (e sono) anarchico. Può darsi che il let- tr.itta dclln Summcrhill School. torc Marino legga gli stessi libri e non si ri1ro\"i anarchico. Ciò dipenderà dall'edu– cazione riccrnta. Di più non so dirgli. Per conoscere il pensiero anarchico, 1>osso dire al lcllorc Marino la mia e. <,pericnn personale, che ha a,·uto ini,io d:,lla kttura di Volo111à e dc L'Adunata dei Ue/rntlari ed è proseguita attraverso 1,1 lcttur.l di opere di psicologia e psica– m!isi, di antropologia e se~suologia, che rni hn permesso di conoscere il compor– tamen1O umano. Poi ho le110 alcuni libri anarchici, che ho Potuto apprettare pr0- prio pcrd1è a,c,o una preparazione la quale a,c,a :.gornbrato il terreno da lultc le false teorie culturali borghesi, cris1iane Da qui un elenco esemplificai ivo dei libri che consiglio di leggere al lei I Ore: C. Mu..,a11i: Tra11a10 di psicanalisi (Einau– di, 1953); B. Malinowski: Sesso e repres– sione se,s1mle tra i selvaggi (Ein.-iudi, 1951); Et1ca e vi1t1 ~ess11afedei selvaggi (Palladis, 1932): Teoria sciemifica deffa c11ft11ra e altri .\aggi (Feltrinclli, 1962); Elwin: Co– m1111i -~euuali dei M11ria (Lericì); Luigi Dc Marchi: Se~so e civil1il (L,1er1.a, 1963); Sociologia del ~esso (La.1er1:a, 1963); Ses– rnolugia (Sugar, 1962). Come opere anor. chichc, ol1re a quelle di Rcclus, Kr-opol– kin, Promlhon, BakLmin (in lingua origi– nale), segnalo: R. Rockcr: N,izionalismo e c11/111r(I: C. Bcrneri: Pensieri e ba11aglie 124 MONDIALISMO COMUNITARIO Ho Ictio più d'una ,olta nella Vostra ri\ista che, in relazione .-ill:1dottrina del solidarismo, non vi è fatto n!tmi che, positivamente o ncg::ithamente, non sia anche fatto nostro, di modo che tra i componenti di una società, si voglia o non si "oglia, c'è una così naturale e ri. gida inte1·dipcndenza da giustificare certe costriziom che, mentre sarebbero 1cori– camen1e ineccepibili, risulterebbero, allo stato attuale della ci,•illà, addiri1tura de– littuose, come ad esempio il do\'ere gilL ridico del la,,oro, le cui violazioni in altri p.-icsi invece, ritenuti di più elevata ci– viltà, costituiscono reato. Che cosa è dunque questa dottrina del solidarismo? Saluti. Reggio Calabria M. ADELAIDE MALGARINI A pagina 567 della rivista « Volontà•. ottobre 1964, è detto che le leggi della nostra società - considerale quasi tutte inutili, rispetto ad una società razionale - sor1O causa di milioni di miliardi di ope– razioni che, avendo ciascuna un proprio

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