Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

ne demmciò l'errore e l'imvost11ra. E lo fece so110 il regno delta dinamite, arrischiando la vit<l, e dando l'esempio con effetto -;c:mdnloso, d'uno scrit1ore clU' sapeva accordMe i suo, atti con la s11alettera/ura. Lo saluto qui 11milme111eper questa sua originalità, io che non ho alc11n diritto di farlo, e elle S(I q11a1110 sia difficile essere quello che 1101 si scrive. Nou gliel'hwmo pertlmwto. /11 Francia, dove, a partire da /-fllgu e (/a Zolti, la !et. tera111ra è divorata tltll JJOJ)Olo. i • buoni • mauri, accademici o in ve11adi dive111arlo, ricominciano perpeluameme la loro piccolll diS5!!rta7.io11eche gli valse il primo premio in collegio; occupazione delicata eh:: esi~e le porte erme1icame11te chiuse e lo sguardo fisso sulla posterità. Essi si risero di quest'uomo che scrive1•a per oggi, e che 110naveva alcuna ripugnanw a sce,ulere nella s1rmla. Sosvirarono: • ,w11 è m1 \'ero scrittore•· Per disgrazia, scriveva meglio di loro. E la ,;11aopera era così ricca, malgrado i suoi errori (Sartre tJtialcl1e volta .~isbaglia, cu111eq1wlche volta ~i ,;ba(!liava Volwire), chr la giovi11ezw del mondo illfeH.• si ap,>ass;onò ad essa. U,1 pò davvert11tlo. delle antiJ)tl• tid,e inchieste ci fecero S(I/Jereche ~li s111dc11ti111e1tcva110 Sartre iu prima fila tra gli scrittori mondiali; cllP ver e:.'ii era ~,a ,•oce viù ;111:,ressamee più ascoltata elle l'en;sse di Frm1cia; che era la \'Ocr che 11utrim i loro colloqui, le loro discussioni e le loro sp.?rm1ze. • Che cosa state leggendo? - Sartre -. • Qual è l'autore che più ammirate? - Sartre 10. Ed ecco che dò ci riccml11ce forzato111e11tea quella vicco/a parola, cmche questa parola ben nostra: la 1wrofa prestigio: Sartre, come ci11q11a111a 111ilio11idi esseri_ è nato per caso i11Frtmcia. Questo caso è ricopnto d'tma specie di seco11dapelle: parla e scrive fra11cese, Ma anche la Francia è ricoperta di Jea11-Pa11/ Sartre, e qualw1q11e com esso faccia se lo ,,orla con sè dap. pcrt11t10. Assieme a coloro che ne hanno fallo la sua ri11oma117.a e il suo s11le11dore. Assieme ad una buona <loz;.i11adi di,woli che furono detestati, che si detesta ancora ma che - vedete, che (li5grazia! - sorgono 1111provvisa•11e11te neil'im111agi1wziune dei po,>oli 110n apve1111 q11e.~10 11ome - Francia - è pru111mciato. Oh! certamente (f11e.,;tonon fa sempre piacere. Qll(mdo c111dim110 a svassarci per il mondo - ammettiamo, ver esempio, nelrAmerica del S11d (JJ -, saremmo ben lieti di ,ron portare co11 110;elle }f'!llllle d'Arc, l...011i.5 XIV o Napoleot1e. Saremmo lieti di poter scegliere il bel l'estito r,lucenle che asmmigli'l al loro; l'eroe dal quale discen– diamo per filiazione spiri111ale. Ma ahimè! che cns'ham,o invece nel cuore queste folle che ve11go110 a \•oi? Dei Voltaire, dei. Ro11sset111, degli flugo, o allora dei Giacobi11i e la Dichiar<17.io11ede; Diritti dell'Uomo. E anche Sartre, q11es10piccolo 1101110 con gli oc. clliali, che è oggi il più gra11de rapprese11ta11tedell(I letterat11ra /rw1ce,;e per gli adole– sce111ìcli Rio, cli Cart1cc1s.dell'Arn11cio11 o di 81ienor Aires. E' noioso, vero, questo piccolo 1wmo che la nostra futile stCIIIPll riduce all'aned– cfoto, che ;,, quei paesi ltÌ si imroduce mulaccmu:te fra i Grandi, e fa corpo co11 \'OÌ, e ÙIC(IY/10 la Fra11cia cu11 \Oi, e la rt1pprt•se111a in filigrana e al 1'05tru fia11co, e conlri. b11iscea far prendere sul serio la vostra serietà! E' persino mostruoso, questo grande Fra11cese - ma sì! - che <lcco111pag11a l Vostm Grllmlez.za. Vi f)(lre? Naturalmente, u domicilio, si ri111etter<m110 le cose a posto. Si considererà il Premio Nobel roba da ri• dere e si riserverà il urcstigio t"lle nostre 111ara1,i1:liesportil'e e tecniche. La disgra:.ia (3) Allu~ione al rcccntc vi:iga,io di Dc G'.1.ullc nell'America L,tin:a. 677

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