Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

momento Bakunin si sentì completamen– te libero e 'ii affe✓ionò a Feuerbach, il quale, pochi anni dop:> (1845). \enne com• hat tu IO da Man; e da Engels. 1 on conosco J'atteggiamemo che as– sunse allora Proudhon. Si sa, attra,•cn,o un" lc11e1a ( 16 maggio 1846) diretta da lui a Marx che il do11or Ewerbcck gli ;.ncva procurato estratti delle opere cli Fcucrbach, di Marx e di Engcls. Ewcr– bcck. nel 1850, pubblico due volumi (Che CO!ia è la rel!giu11e? e Che cosa è I(, /Jib. hia?) - secondo la nuov.:i filosofia tede– sca - che certamente si riallacciano alla opera di Fcuerbach e che, scritti maln– mentc e POC<"' divulgati, passarono inos– scn·ati. Fcucrbach non venne ben cono– sciuto in Francia se non nel 1864 pc1 1a su.i opera Essenw del Cris1im1esi1110, tra. dol ta cl.i Joseph Roy. Nel 1844, B.ikunin si dedicò ad un sag– gio, intitolato E.i:posé e/ developl)efl/ellt des idées tle Fe11erbach, però, a quanto pare, il titolo definitivo avrebbe dovuto essere S11r le Cltristianisme, ou la Pltilo– Sf)hie et la societé ac111elle (1845). Il li– bro. l)Cr quanto io ne sappia, non \'enne pubblicato Tenuto conio degli scrittì di Dresda (18.J2) e di Quelli di Zurigo (1843), il detto sau.~io sarebbe stato il te11.o scrit. to di Bakunin da poco liberato dalle prcoccu11.17ioni metafisiche. Una volta liberatosi. non ric.lddc piì:1 nelle po<;izioni fideìstiche, nè nei sistemi programmatici che alimentano le religio– ni, i clogmi e le scuole filosofiche, com– prcw il <;ocialismo non hbcrtado. Non <;Cf!UÌMarx o Proudhon e neppure Cabct o Fourier e <;i dec\icò con ardore al pri– mo compilo, a quello primordiale e dc– mt1lito1.:. fornendo i princìpi pe1· l'opera immediata i.: succes,,iva e fissando Jo sco– po di essi. Non tralasciò mai di proce– dere sempre più avanti. Cercava, come primo obiettivo, di distruggere gli osta– coli, rappresentati dalle istituzioni e dal– la fiducia in esse. e di creare le premes– se per una com i\'cn1.a :,ociale libera, con po,;sibilita eguali di accedere .:rlla cul– tura cd ai mcz1.i di produl"iOne. Median– lt! princìpi lihernmenlc accetlati dalla generalità - di.-itto alla ri.:siclcnza cd al• l'~dlontanamento - la nuova \'ila coltet– ti\a rc-=tcrà modell:lta, rcaliz.zandosi sc– rnndo gli accordi. Così si potrà evitare il pericolo totalitario, pc1;colo comune a llltli i sistemi. La co1wiven1.a egualitaria può paragonarsi con le generali conven– zioni che tutti accettano attualmente in misura con\'emente, -;-d ailrcttanto avYer• r .ì per la socic1à libera che si atterrà ai palli secondo <1flìni1à,attrazione e ne– cessità, così come dispone la vita. La duplice garanzia - patto convenuto e libero aggruppamento - è il pilastro !ò:ul quale poggia l'idea di Bakunin ed es– sa è realizzab1k solo dopo che si sarà c<'mpiuta la prima fa1ica consistente nel• l'l liminare e distru~gerc gli oslacoli. Per conseguire i detti scopi. occorre in- 1clligenza e pensiero libero. Per ciò, co– me primo suggerimcnlo dcll'in!"cgnamen- 1O di Bakunin, si tro\a. la necessita per l'uomo di liberarsi dalla fi11z.io11ereligi0- sa. Si rende conto che le grandi ma.ssc non possono ra~grnppa.rsi per mezzo <li questa verità pcrchè i p,opagandisti rivo. lu7ionari difettano di una preparazione !>pecifio con riferimento ai mc1odi di e– m:.mcipazione indi\·iduak. Bakunin credi.! che la solidanetà economica contro il ca• pitale sia il sentimento più concreto per unire le masse ed, appunto per queslo moti,o, la pone in primo piano. Tra lo ateismo l. 1~1solidari.:tà !.!Conomica sta l':H11istatalismo. Sl.condo il ~uo suggeri– mento non- è neppure conveniente unn propaganda uniforme, bcns1 quella delle 719 -

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