Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

Conquistare anzitutto la libatà poli1ica, non può significare altra cosa che conquistare, prima, essa sola, lasciando, almeno per qualche giorno, i rapporti economici e sociali nello stato in cui sono, cioè da un lato i proprietari e i ca– pitalisti con le loro insolenti ricchezze, e dall'altro i lavoratori con le loro miserie. Ma, dicono, questa libertà, una volta conquistata, sci-virà ai lavoratori come strumento per la conquista dell'eguagHanz.t e della giustizia economica. La li– bertà, infatti, è uno strumento magnifico e potente. L'importante è di sapere se i lavoratori potranno realmente servirsene, se essa sarà realmente in loro possesso, o se, come sempre è accaduto Iin qui, la loro libertà politica non sarà che una menzognera apparenza, una finzione. li lavoratore cui, nella sua atluale sitLlazione economica, si venga a parlare di libertà politica, non potrà rispondere che col ritornello di una canzone ben nota: Non parlate cli libertà: la povertà, ecco la vera schiavitù! E, difatti, per immaginare che un lavoratore, nelle condizioni economiche e sociali in ·cui si trova presentemente, pos~a pienamente profittare e fare un uso serio e reale della sua lib~rtà politica, bisogna volersi illudere. Gli mancano, per questo, due cose da nulla: gli agi cd i mezzi materiali. D'altronde, non abbiamo visto cos~• è successo in Francia dopo la rivoluzio– ne del 1848, la rivoluzione più radicale che si possa desiderare dal punto cli vi– sta politico? I lavoratori francesi, non erano, certo, nè indifferenti, nè stupidi, eppure malgrado il più largo suffragio universale hanno dovuto lasciar rare ai borghesi. Perchè? Pcrchè mancavano loro quei mezzi materiali che sono necessari alla libertà politica per divenir reale, pcrchè sono restati gli schiavi di un lavoro necessitato dalla fame, mentre i horghesi radicali, liberali, e persino conservatori, gli uni repubblicani della vigilia gli altri convertiti il dì dopo, andavano e venivano, si agitavano, parlavano e cospir3vano lihcramcntc, chi grazie alle proprie rendite o alte proprie lucrose funzioni borghesi, chi grazie alle finanze dello S1<110che avevano naturalmente mantenuto e reso più forte che mai Si sa cosa ne è risultato: prima le giornate di Giugno e, più tardi, come conseguenza nece~saria, le giornate di Dicembre. Ma, si dirà, i lavoratori, divenuti pilt scaltri per l'esperienza compiuta non manderanno più dc! borghesi nelle assemblee costituenti o legislative mande– ranno dei semplici lavoratori. Per quanto poveri, i lavoratori potranno almeno mantenere i loro deputati. Ma sapete quale ne sarà il risultato? I lavoratori deputati, trasportati a condizione di esistenza borghese e in una atmoskra politica completamente borghese, cesseranno di fatto, di essere dei lavoratori per divenlare uomini di S1ato; diventeranno dei borghesi, e può anche darsi 680

RkJQdWJsaXNoZXIy