Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

LIBERE OPINIONI Inmargine all'inchiesta ull'anarchi L'ATTUALE inchiesta sull'anarchismo è 11nprocesso all'anarchismo, e per es sere 11011 d'iniziativa esterna bensì d'ini– ziativa propria, si risolve in w1 severo processo di autocrilica che - in una società la quale solitamente, rifuggendo la critica, ama piullosto incorniciarsi cli « prestigio arlificiale » - è certamente in– dizio di coraggio e di maturità. Un primo carattere di tale inchiesta sembra intravedersi in una tacita divisio– ne della ideologia anarchica in due set– tori, cioè questioni ormai pacifiche, qui,1- di fuori discussione, e questioni ancom controverse: come quella dell'abolizione o sopravvivenza dello Stato, una questione che, veramente, per la sua fondamenta!e importanza nei riguardi del movimento mlllrchico, addirittura richiederebbe m1'i11- chiesta a sè. Questa controversia si presenta nel sen. so che, mentre tutti indislintamente gli anarchici sono schierati su un unico J.-o,,– te, con fa medesima carica di odio contro lo Stato alfuale, 110n altrettanto è quan– do si traila dei futuri destini dello Sta– to, 1111 po' come avviene nella progressio– ne: ateismo, agnosticismo, teismo. Vediamo subito qualche esempio di que. sta gradua/oria di opinioni sul destino dello Staio: « Voler abbattere Io Stato con 1111adiretlll viol<'nza è assurdo ... ». "Ren– dere invece lo Staio piuttosto 1111 sem– plice amministratore e no11 più un padro– ne armato può essere la prima lappa più razionale ... ,._ « .. L'inizio del prossimo millennio potrebbe benissimo essere ca– ratterizzato da una simile soluzione"· 564 « Uno Stato disarmato per sempre sareb– be già per metà esautorato, e d'.1llro ca:-i. to a11che se non sarà un campione di onestà amministrativa, sarà comunque migliore dell'attuale». (Dal Mo/in - VO– LONTA', n. 5-1964). Questa opinione di Dal Mofi,1 si può rid11rre a due aspelli: prudente riserva su/l'abolizione dello Staio; e confronto dello Stato armato con uno Stato disar– mato, semplice amministratore, quindi migliore dell'attuale: un punto di vista che iu concll!sione ammette a11che il prin. cipio della perfettibilità dello Stato. Da che cosa è giustificato questo prin– cipio? Dal fallo che lo Stato è 1.ma co– struzione dell'uomo - almeno teoricamen– te nell'interesse dell'uomo - e poichè l'uomo è perfettibile, sarebbe perfettibile anche lo Stato. Ed è proprio in questo se11so c1ie è fondata la speranza di una evoluzione: dallo Stato ... antropo(ago allo Stato filantropo. (A prescindere dalla possibilità di altri confronti, i paesi scandinavi, ad esempio, o la Svizzera o la repubblica d'Israele, non sono certo l'Italia o la Spagna). (I). (I) E qui occore una disgressione. Si sa che il capitalismo ama il genere umano di ... • un bene da morir•, e poichè sembra che, a causa di troppo benessere (vedi Stati scandinavi) i cinadini corrano il rischio di morire di suicidio, il capitalismo si starebbe preoccupando di stu– diare una uni\'ersale riduzione delle retribm:io– ni. appunto per scongiurare ques1a mortale epi– demia di felicità. Strano però come il super-benessere indivi– duale dei capitalisti - i quali ai nemici predi– cano la virlù della povertà - vada esente da questo pericolo. Che non abbiano uno speciale

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