Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

Nel centenario dell'Internazionale Primi appunti per una Storia dell'Internazionale pER MEGLIO rendersi conto di come venne fondata l'Internazionale, bi. sogna tenere nella dovuta considerazione la corrispondenza di Marx e di Engcls, inedita sino al 1914. Questa corrispondenza contiene molte lettere che vennero pubblicate a Slut– tgart da Dietz anteriormente alla prima gt1rrra mondiale. In una prima lcllera, datata 4 novembre 1864, Marx ricorda l'appello inviato a Parigi dagli operai londinesi relativamente alla Polonia per invitarli ad una azione comune. Da esso doveva scaturire la preparazione del meeting previsto per il 28 setlembre 1864, nella hall di Saint-Martin. Marx fu invitato a presen– ziare, ma declinò l'invito e delegò Eccarius a rappresentare gli operai tedeschi. Nondimeno incontriamo sulla ribalta Marx, ma come personaggio muto. « lo sapevo elle sia da parte parigina, come da parte inglese, c'erano questa volta delle vere "autorità"; per q11es10 morivo decisi dì rinunciare alla mia regola abitutlle elle consiste nel rifi11rnre simili inviti» (!). E' dunque a questo meeting - per come scrive Marx ad Engels il 4 novem– bre 1864 - che fu decisa la creazione d'una « Workingmen's International As– sociation », il cui consiglio generale doveva risiedere a Londra e servire da tra– mite alle società operaie italiane, francesi cd inglesi. li congresso dei lavora. tori si sarebbe tenuto in Belgio, nel 1865- 11 comitato provvisorio nominato in quel meeting fu composto da Odger e da Cremer, da vecchi cartisti ed owenisti da parte dell'Inghilterra, ai quali si aggiungcso il maggiore Wolff, Fontana ed anche dei « delegati » italiani da parte dell'Italia, cd Eccarius da parte della Germania. A questi si unirono an– cora un certo numero di persone, senza meno di buona volontà. Marx si dichiarò soddisfatto della prima riunione del comitato, il quale nominò un sottocomitato - del quale :.:gli faceva parte - incaricato di redi– gere Ja Dichiarazione dei princìpi. Un'indisposizione gl'impcdì di partecipare alla seduta del sottocomitato ed a quella successiva del comitato generale. Egli peraltro racconta al ~uo amico Engels in questi termini come si erano svolte quelle due sedute: « Il maggiore Wolff aveva presentalo il suo regofa111enro (stat11ti) delle so– cietà operaie italiane perchè servissero alla nuova associazione. Le dette società avevm, 0 1111'orga11iz.z.az.ione c ntrare; ma, per come si scoperse più tardi, esse sono esse11z.ial111ente società di mutuo soccorso. Me ne resi conto (I) Lettres lnédlles di Karl /'l.farx e F. Eng_cls sull'ln1ernatlonale. n. 261-62. Marzcu\prile 1914. Le Mouvcmcnt Socialiste. 553

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