Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

tali « case •• spesso, rimangono allo sia– to di :.em,•i~c progetto. P~rò sono 1nd e del parere che un • rurnrchismo cos1ru1. ti\'O • sorgerà mattone su mattone se lo si affianca alla critica demolitrice. A\Cre un'idea da proporre a ciò che crilicamen. te si e demoli1O non ,uol dire prcM!nlarc • programmi • e tantomeno • case prerab– bricate •, alla maniera dei pa1ti1i, m:. \·uol dire stimolare idee nuO\e a11orno ai problemi che se non altro serrnno .1 far capire che esistono altcrnati\c di\·.:r– se, che si possono diM:utcrc e, &e idonee, awre dei consensi, che facciano riflc11c– re al di fuori dei soli1i schemi di ingab– biamento autoiitario. Si può c~prime1.: un punto di vistn, con In do,urn mode– stia, e scnzn pretese pontifìcali, sul come si potrebbe affrontare un problema piut· tosto che in un altro modo che ripeta i soliti errori. A mio av,•iso unn delle princi1n11i lacu. ne del movimento anarchico consh,tc nel non volere affrontare il dialogo, pili che mai neccssa.-io nella vita moderna, sul problema dcll 'orw:aniua1.ionc sociale in senso anarchico. Sembra con ciò che il monopolio dei me1odi organi1.2a1h"i 1n gc. nere sia un'esclusi,·a degli autoritari. Im·ece cio non e \ero e bisogna di– mostrarlo con una patienlc opera divul– ga1i,·a dei concc1ti anarchici sul • libero accordo., sul federalismo, sul comunali– smo, ecc ... Per S\"Olgerc un qualsiasi la,·oro biso. gna organiuarsi; in che modo lo si può fare? deH· essere nccc~sariamente scelto il metodo au1ori1ario oppure si prest,1 meglio il metodo anarchico .!>Ull'organiz. zazionc? Ecco pcrchè in3isto nel dire che chi non conosce il pensiero anarchico e gli capita di lcgiJCl"C la sua s1~1mpa, spes. so, rimane confuso e disoricriiato cli rron. te alla sernpllc(• critica demolitrice. Una certa considerazione sull'ambiente sociale si avrà in modo migliore, affron– iando certi problemi come quello dcll'or. ganizzazione che, se per certuni e .!,t.'COll· dario, non lo è affatto per chi \·olgc lo c:guardo per wdere cosa \"Uolc l°anarchi• smo. Bisogna che il mO\·imento anarchico chiarisca che una societa moderna non è a/fallo in contrasto con fa,iarclusmo e smentisca i 1ri1i mothi. non solo bor• ghcsi, che YOrrcbbcro rilegare l'anarchi– ,mo con le tribu primitive della p1-C1.!>tO– ria. D'ac::ordo che • se l'e\'iden,a non d o:occorre • il la,·oro di chiarifica,ione puo rnbil·c delle pause momentanee o rinvii, ma non per questo è logico l'accantor,;,. mento. Formigine 27 giugno 1964. C. CAMl'ANA hman=:itutto è bene prcClsare che la critica anarchica, sosta11;,.ialmente, 110,i è staia mai .. fine a se stessa•; come, 11ei suoi in1enti sociali, 11011lo è mai stata la critica del libero pensiero m ge,iere. Questo, ai suoi ini;,.i, upera\·a nella 11111 desolame solitudine, comro la totalità di ,m mondo ostile per pura 1g11ora11;,.a o per it11eressa1a reazione: dovet'a per questo rinunciare alla critica per il f(IIIO elle, materialmente, fa sua possibilità era :ero di fronte da una società tetragona? E' naturale che 110n s, sarebbe JJÌtÌ a11archici se implicitamente '1011 fossimo convinti che il metodo a11archico è cc,-. tamente migliore di qudflo <wloritario. Ma occorre tenere sempre prese11te ,m fa1tore cstre111a111e11te importm,te, e che per l'azione an~rchica r<1f)prese11ta,m o- 541

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