Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

il cui punto di vista non è totalmente ad.!rente alla intransigenza di un De Ligt, questo r~l7ionalisla che è una fonlc di cne1·gia e di fede (2) . ...Ci siamo riuniti per la cena intorno alla tavola rotonda. Visi olandesi: un giornalista di transito verso l'l1alia, una donna bruna che t! venuta a siste– mare le sue fìglie nell'Istituto Montana che si trova nelle vicinanze e un figlio– letto cli De Ligi. La moglie, C. L. van Ligt van Rossem, sta compiendo un viaggio di studio sulla scuola moderna. Di recente ha pubblicato una sua relazione sull'istruzione primaria in Vienna e in Amburgo (3). A tavola, lasciammo parl.:1rc di preferenza i bambini, i quali sono sempre sorgenti di trovate gioconde, di arguzie e di scintillii sbocciati dalle loro fresche intelligenze. Vennero però m::mdati presto a letto, poichè dovevano andare a scuola il mallino di buon'ora. E, finalmente, nell'alloggio soprastante, - biblio– teca e soggiorno insieme -, con ritratti dì ariisti olandesi moderni e con al– bum che, guardandoli, mi fornirono -,lcuni imm:"\gini di questo paese il quale sostiene eia secoli la lotta gigantesca contro il mare, restai solo di fro:ile a Barthélcnw de Ligt, seduti entrambi sulle sedie b3sse e flessibili che se oppri– mono il corpo affaticato, invitano però alla discussione. Sono mollo soddisfatto perchè sento che potrò indurre quc<,to lottatore, che nasconde la sua erudizione, a fare una professione di fede. Dc Ligl <rilassa il suo corpo atletico, allunga sotto la tavola le sue gambe abituate ::illt! ascensioni e alle lunghe marce e, con quel sorriso che gli illumina tul 10 il viso, candidamente, vergogn:.mdosi a volte, comincia a parlare: - Mi sento foriunato di rivedere uno dì coloro che partecipano infaticabil– mente alla protesta permanente e immortale dell'uomo libero: uno che si trova fra i ri\'olu.1ionarì. ancora poco numerosi. che rispondono alla massima di Sten– dhal: in tutti i partiti, quanto 1>lùun uomo ha intelligenza, tanto meno è del suo partilo ... In effetti, i paniti e le organizzazioni sociali non po~sono essere che dei mezzi per esprimere più o meno alcuni aspetti della nostra personalità. Esistono, senza dubbio, cose che ci supcr."tno, come le idee universali di giustizia e di li- (2) Dopo alcuni anni, doveva pubblicare un libi-o ;ntito\ato Per \•lncerc la violenza, riflessioni sulle ri\'Olu,ionì. La sua opera più impor1an1c è La pace creatrice. della qu.ale apparirono due \O– lumi in 1raduzione francese (Edilorc M. Rh·iére. Parigi, 1914). Oues10 la\·oro, rigorosamente documentato, apre nuo\·i oriuonti alle indagini. La \'Ìta della umanilà è espo~ta dal punto di , is1a della pace e la storia di essa è presentata sotto il suo aspetto unitario e creatore. e non sono quello distrulli\O della guerra, tanto ossessionante nei manuali umciali di storia. (3} Nell'agosto del 1939, la signora ,an Ligl, do\'C\'a rice\·erci, in quali1à di segretaria. nei corsi della prima • Accademia della P3cC"• fondata allora, un mese prima dello scoppio della guerra mo11dmle, Lome prolcsta delle LO~ciemc libere di fronte al pieno • trionfo,. dellt: tirannie wta. litarit. Questa Accademia (inaugurata nella • Ecòle d'Umanilé • di Grcng, vicino al lago Morat. Sviacra). è un centro di insegnamento e di adone pacifista, in opposi1ione a tante Accademie parassilarie e scioviniste. Questa fu una delle idee creatrici di Bcrthélemy dc Ligi, inaspctta· \;;unente mancato in Nantcs, durante uno dei suoi viaggi di predicatore libero, il 3 Settembre 1938, quando appen3 compÌ\'a 55 anni di età. 530

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