Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

lasciare impressioni indimenticabili ovunque ;;!gli passi; è un apostolo la cui età costituisce un esempio di energia e di ottimismo. Il pastore Balthélemy dc Ligt, che è più giovane del primo, ha abbandonato totalmente la chiesa per essere libero nelle sue auività. La sua preparazione storica e sociologica non impedisce assolutamente la sua lotta pacifista. Al con– trario gli dà una prospettiva più ampia e scopi più elevali. Nella sua caPl!Jagna contro la « guerra scientifica» s'è indirizzato in special mc-do agli intellettuali, creando un nuovo centro di azione. Ha ricevl1to adesioni da ingegneri, da tecnici e da professori, fra i quali vi sono molti chimici (poichè costoro conoscono molto bene gli orrori di una eventuale guerra coi gas, con le bombe atomiche, ccc ...): il che giustificherebbe le nuove speranze di illuminare le moltitudini le quali si lasciano trascinare verso i matlatoi patriottici. Già nel 1929, Barthélemy de Ligt, a Francoforte, nel congresso organizzato dalla « Lega delle Donne per la Pace e la Libertà» fece una magistrale esposizione teorico-pratica sui moderni metodi di guerra e sulla difesa ((illusoria) della popolazione civile. La su.3 con– ferenza resta come un modello del buon senso ed i suoi argomenti sono irrefu– tabili e possono essere ignorati dagli intellettuali solo per codardia o mala fede. Nei congressi dove lo avevo mcontrato, mi sentìì attratto dal!a sua pre– stanza, dalla sua maniera ferma di esporre i problemi mondiali di sociologia e di etica. Le sue concezioni superavano i limiti del momento, poichè esaminava le realtà sociali con l'audacia di un rivoluzionario che detesta tuttavia ogni vio– lenza, con la lucidità che gli faceva scoprire gli errori dei compagni troppo affascinati dalle contingenze politiche. De Ligt non poteva sopportare lo sprc. gevole compromesso fra la croce e la spada. Il suo razionalismo ha trailo nuovamente sulla terra la mistica religiosa e le ha dato l'armatura della morale attiva. Risiede la maggior pane dell'anno nella Svizzera, per il suo lavoro sociolo– gico, filosofico e pedagogico. Si trova, nonostante, in intìma relazione con tutto il movimento libertario d'Olanda; è redattore della pubblicazione mensile « Be– vrijding » (Liberazione), nella quale cerca, con i suoi amici Anne R. van Jong e A. Storm, di rinnovare le basi scientifiche e morali del socialismo moderno. De Ligt è autore del libro Contro la nuova guerra, che costituisce una chiara sintesi dei problemi economici, politici e tecnici esaminati da una coscienza indipendente ed attenta a tutti gli intrighi pericolosi. Ha ins!stito principalmente sulle nuove forme della guerra elettronica, chimica e batteriologica. Ha saputo dire, a voce alta e a chicchessia, le sue verità: a! proletariato, quando si pone al servizio del nuovo militarismo; ai professori, quando tradiscono gli impera– tivi della cullura e dell'amore; e a coloro che, come Gandhi, rappresentano una grande speranza di salvezza, ha fallo vedere, nell'interesse della causa, le loro contraddizioni intime o gli errori di tattica che portano utilità spltanto allo Stato cd all'imperialismo. Le sue lettere aperte indirizzate al grande capo indiano (e pubblicate in Evolucion, Parigi) sono d'una impressionante logica e d'una sincerità tale che ha strappato a Gandhi una risposta molto sincera, ma 529

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