Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

la troviamo in un periodo di amori estremisti, già da tempo incominciati con Michcl dc Bouges, e che giunsero al punto culminante colla sua grande amicizia per Bakunin - poichè l'ami. cizia in lei ::.cmpre si confondeva con l'amore - che difese ardentemente contro le manovre di Marx e contro tutti gli attacchi di cui fu vittima in quel triste periodo della sua esisten• za .. Se in Jsadorn Duncan l'amore fu scelta, qualche volta capriccio, altre \·olle intelligenza e selezione, in Ceor. gc Sand fu sempre esplosione di cntu• siasmo e intera ricompensa offerta al. l'elevatezza di ciascuno dei propri a– manti, dalla quale si sentiva completa. mente conquistata. Nessuno di questi uomini conquise esclusivamente la fem– mina. Gcorgc Sand possedeva una ca– !'..tità, un soffio d'idealismo e un tal misticismo amoroso, che sempre era la sua anima che ella porgeva in dono prima del suo corpo. .. Se Georgc Sand non fu, come Se. wrine, una delle grandi anime femmi– nili, che si mc11ono spontaneamente e generosamente al fianco degli oppres– si; il suo amore più profondo e quanto vi era in esso d'indicibilmente tenero e tragico, ne fanno una figura commo. \'Cntc e profondamenle attraente ... Uno dei tratti più caratteristici fu il suo amorevole sentimento materno ... ln tut. ti i suoi amori, George Sand mise tan– ta tenerezza materna, tante premure, tante cure, tanta bontà, tanla soffc. renza, che conferì ad essi una purez– za, una dignità e una castità così par. ticolarc che nessun'altra donna, né nes– sun'altra vita potrebbero mostrare. « L'amante di Sandeau, di Liszt, cli Musset, di Pagallo, cli Mérimée, cli Le– roux. di Michcl de Bourges; l'amica a. morosa di Bakunin e l'amorosa amica di Flaubert, fu la fata benefat1rice sem. plicc e materna di Chopin. Empi la sua vita di amore e appena appena fu sua amante. Le spiagge spagnuole della Ca– talogna; Maiorca dorata e profonda, dolcemente addormentata sotto un cie– lo trasparente, videro passeggiare, a fianco a fianco, Elle cl Lui risuscitati, rinnovando ed eternando il poema e il dramma della vita, dl!ll'amore e dei sc-,si. Lui, debole, coi suoi capelli ri. gidi, la fronte dolorosa e gli occhi d'iL luminato. con la sua languidezza ed il vi\'o fermento degli etici; lei, col suo portamento libero e grazioso, la testa altera sotto il suo tradi,ionalc cappel– lo, i suoi grandi occhi passionali, la bocca sensuale e melanconica. on più molto giovane. non più molto bella ma sempre incomparabile, col suo suggel– lo di sensibilità particolare e la sua impronta di suprema clislinzione. .e Ceorge Sand vegliò durante sei an– ni l'agonia di Chopin. Durante sei anni lo condusse sotto tutti i climi tempc. rati d'Europa: fu sua infermiera, sua lettrice, sua segretaria; martire pa– ziente, dolce, docile a tutti i suoi ca– pricci, sopportando senza alcun lamen. 10 le sue sfuriate, il suo cattivo umo– re, i suoi terribili momenti di dispera– zione; questi suoi terribili momenti che hanno dato alla sua opera quel qual. che cosa di tragico e di straziante, che penetra, spaventa e sorprende, come se l'alone della morte facesse corona alla sua musica, come se su di essa flulluasse l'oscuro fantasma d'una fa– lalità che si proiettasse al cli là d'essa stessa. « La madre più buona non sarebbe 523

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