Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

Non bisogna propriamente parlare cli e dollrina anarhica •. JI pensiero anar– chii.:o, tanto ricco e tanto vario, ha ,·i~lo rampollare diverse correnti e ciò ha con-.r.::nlito a numerosi spiriti colti cli aprire nuovi oriz.zonti e di penetrare in mondi mcnwigliosi. Ma se questa dhcr<,ità di pensiero, storicamente, è stata un bL'nc cd anche una necessità, cs'ia ha ancht= comportato la creazione di mol– h:·plici correnti delle quali, in generale, le principali sono tre - !'indi, idualismo, l'anarco--.indacali'imo cd il commw•,mo libertario - le quali <,i sono <,cparate con gli anni (e con gli smacchi) e che, a <,econda dei luoghi e delle epoche, si sono anche «irrigidite» le une di fronte al!c. altre. E' urgente tentare una sinlt.:si delle tre correnti, ricercare il loro comune denominatore e « fonderle nuovamente• cercando di dotarlr.: ddla massima cocrcnhl possibile. Quc-.ta fu l'idea di moltissimi prcclcccs ... ori, particolarmente dì S. Faure e di \·ulin, i quali consideravano - ccr1~m1cnte ben a ragione - che se la diffc. renzhuionc e<,istcnle era stata non sol1an10 utile dal punto di vista storico, mJ. anche indispemahilc, aveva però 1ra-.;cina10 i compagni su vie iahncntc di,·er– gr.::nli, e perfino opposte, che alcune di L'sse - che contingentemente predomi– nanrno - s'erano a poco a poco affl·rmate come essenziali nel movimento e nella nostra ideologia, implicando cus, necessariamente un certo numero di at– ll..'ggi;1mcn1iche '-Ono attualmente da rivedersi e forse da sopprimei c.; puramente e scmpliccmcnlc. E', comunque quanto pensa\·3110 sin dal 1958 dei delegati al Congresso Anarchico Internazionale di Londra (dr. Conlre-Courant n. 81): « ••• Parecchi anarchici di primo plano hanno anche a più riprese sostenuto che alcune concezioni e posizioni legate al passato sono oggi sorpassate, e che se il movimento anarchico contemporanea persiste ad aggrap1mrsl ad esse molti rifiuteranno di fame delle concezioni anarchiche basilari. Se così stanno le cose e se I principi ronclamenlali sono, come pensiamo, validi per tutli, noi dobbiamo rivalutare le nostre posizioni, non soltanto J>cr chiarire le nostre idee, ma allresì per potere rispondere ellicacemcnte alle critiche». Poichè le ragioni di questo li.\voro di « réajustemcnt » (piuttosto che di sintL'-.i) delle idee anarchiche o, piì.1piecisamente, della notra azione come con– .Sl'g:ucnta diretta del no<,ti-o pcm,icro, ~ono <;late .::wanzatc, bisogna subito avere un'idea molto chiara dcll'cvoluzionl' hlò! si t! verificata nel movimento della -.ocic1a. RianJi:lmo pcnanto allo svilup[)O delle idee cd agli anenimcnti storici. Poco o molto, tutti i « socialbli • (nell'accezione ampia del termine) erano, nel secolo XIX, degli idealisli rivoluzionari. Essi dovettero !-tubire la guerra del 191.;..1s, rholu1ioni che h:rnno comportato guerre ci,,ili e sono sfociate in ditta– ture (bobccvichc, fasciste, rauiste o nazionaliste) più o meno durevoli e spesso in contrasto, ma che, in ogni caso, non hanno apportato, e a ragione. alcuna traccia di libertà che pure tutti i r'.!gimi pretendevano di darci. Que!.IO insucces. :-.ofece scomparire l'anzidetta ratcgorin di « socialisti-». I loro successori ebbero qual..: 'i.;opo la conquista del potere, applicando 515

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