Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

Allualizzazione dell'anarchi e I SI POTREBBE DOMA~DARE pcrchè mai un problema del genere venga -,ul tappeto della di!)cw,-,1one; ed, in effetti. alcuni compagni - e non dt..·1 meno in \ bta - sono i primi a chiedcr'ii il pcrchè di qucc;,to scrit10. Pcrchè dunque affrontare un simile argomento? Preliminarmente è bene fore un rilic,o: l'anarchico, in generale, e• diverso» dagli altri individui perchè non ha un cakchismo e non crede a dogmi o ad una ,·crità rivelata ... Anzi, non accetta supinamente, a bocca aperta, le e.!.pcrienze dei prcdcccs-;ori. ma le discute, le aggiorna cd appunto perchè cs:-.o procede secondo QUC!,IO criterio noi diciamo che l'anarchico è sempre un non-conformista e che la ,ua ragion d'essere è d! non accontentarsi delle proprie esperienze. L'anarchico pertanto a-,'iicura una continua « rcmi-;c cn question » delle sue scelte allo -,copo di non ~civolarc nell'immobili~mo e nella sclerosi dd suo pcn. siero. E' d'altronde quanto scri\·ev.:ino i gio,,ani libertari di Bordeaux nel loro opuscolo Pcrchè gio,•ani libertari ('\JO\cmbrc 1962): « ... Uno dei nostri compiti fond.:unentali consiste evidentemente in una permanente rtrlessione sulla realtà e sull'attualità. l pensatori e gli uomini di azione che si sono succeduti In seno al movimento anarchico internazionale ci hanno spianato il terreno e, partendo dalle loro azioni o dalle loro doltrine, noi dobbiamo costantemente riattuallzzare le nostre tesi. E' soltanto attraverso uno sforzo costante che un mo,rimento progredisce cd avan7.a, è soltanto attra– verso un cosciente rifiuto di schemi prcvcnlivamentc lìssati che una dotlrin~ sociale, se non vuole essere condannala a scomparire, 1>uòinserirsi ncll'evolu-zio– ne storica. Alla luce delle nuove strullurc del mondo moderno, noi dobbiamo adottare le nostre tattiche e le nostre pros1>ettive "· Ma, quanto detto non è che un:::tparte, certamente la più piccola, del pro– blema che ci occupa. Difatti, se da una parte - a livello individuale - è indi. spensabile per un anarcl1ico procedere a questa « rcmisc en question », attuai. mente non è piì.t possibile accontentarsi \Oltanto di essa, poichè, in pochi decen– ni, si sono prodotte delle traformazioni che hanno sconvolto radicalmente i modi di esistenza, le stnilture, i rapporti tra i popoli e che hanno avu10 tali con~c– guenzc (di cui ancora non ~i ha idea giacchè non si è muto il tempo di fare il punto su di es~e) che è divenuto urgente ed improrogabile fare questo lavoro d'attualizzazione in comune, collettivamente. lnnumcrc,,ali esempi dimostrano che questo problema è urgente: si pensi infatti a quel vero e proprio scisma che si 3ta producendo in seno al movimento comunis1a internazionale; 3j guardi anche a quella 30Cietà - immutabile si di. cc - che è la Chiesa, la quale cerca di • modernizzarsi •, tentando cli unificar~i con le altre chiese! Esistono, inoltre, altri argomen1i che, da soli, bastano a convincerci della urgenza e della necessità di questo lavoro. 514

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