Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

cd otlenne 4.500 milioni di scudi (6) .1ll'in1crc-,:se del 3 cd I 14°0 all'anno coD rc ... rituzionc al dicembre del 1966. Quc,1i dati che ci giungono dopo i 1agli della cen-,ur.:1,dimo!-itrano che le finanze van. no male c che tulle lc .-icchcae interne 'iono per esaurirsi. Guardiamo un pò il settore delle impo-,tc. Prendendo come base il 1938 100, riscontriamo che !"indice del 1961 0 472. cioè con un ~iumcnto del 372°'o, c questo in un pac-,c do,·c i livelli sa– la,·iali e d'acqubto, durante lo stcs~o periodo, non raggiun-,cro il 125% di .1umcnto. Al lctlorc poco informato dC'l n:gresso del sala1..arismo circa il sc1- t0rc dcll"industri.1, potrlC!bbe sembra– re che le imposte aumentino in ragio– ne dell'aumento dell'industria stessa. Vediamo che cosa dicono i salazaristi sull'industria: u Allualmente è <U 1mb– bllco dominio che la maggioranza dei co1nplcssi industrl;:111 hanno dimensio11i insuflìclenti, diJ>enclenti non qualificati, procedimenti sorpassati, base sclenllfi– c;:1qu.:tsi nulla, organluazione commer– ciale dircttosa, consistenza finanziarla evanescente: la conclusione è anche ben noia: la qualllà del 1>rodollt non soddisfa, il prezzo è elevalo, i salari bassi. l"esporla7Jonc minima e l'impor– tazione quasi offensiva• (7). In un al– tro ~aggio è detto: • L'eccesso di ma– nodopera (il che equivale a disoccu• pal'iOnc) permelle di ottenere, col dc– bilo aiuto dell'aulorltà corporativa, ma· no d'o1>era a buon prezzo alle Imprese n,arb>inali o volutamente manlcnule dalle grandi imprese che ravoriscono qucslc ultime con un guadagno su~ (61 O Prlmclro de Janeiro, Oporto. 25 mar,o 1962. (71 Sono parol.:: del minisrro dcll'Econom1J Oa "R~p1iblica •• .i No\cmbrc 1961. 488 plcmenlarc, in modo da poter com1>cte– re con qualsiasi sforzo di fronte alla produzione estera che si trova svantag– giata a caus.- delle alle tariffe dogkt· nall ». « A quesla situazione che favorlscr Il capitale, si agbriungc anche l'assisten– za diretta ciel finanziamento da J>artc dello Stato cd li generoso aiulo delle cs:cnzioni dalle im1l0ste che permellom> l'accumulo di benefici in bre,•e tempo per uno scarso numero di persone le cui ricchezze sono in contrasto con la povertà gencrnle del paese » ( 8). In termini statistici quanto detto ~i– gnilica che, nel Portogallo, esi~tc uno S1ato che mendica prestiti all'interno ed all'esterno; una popolazione di~po– sta a lavorare dovunque; una mi-,eria che contrasta con i 39 privilegiati i quali godono cli un reddito da 1.400.000 a dm: miiloni cli scudi, 26 con un recidi. to che va da 2 a 3 milioni e 5 grandi magnali il cui reddito è superiore ai 3 milioni. Nel 1926, dopo l'abbattimento del re– gime repubblicano, il governo porto· ghcsc era debi1orc verso l'estero di 83 milioni di scudi. Attualmente, dopo il lungo regno dei 37 anni di fìnan;,e u equilibrate•, il governo fasciMa de– n .. soltanto alla Germania, 4.500 mi– lioni dì scudi. Abbiamo scr-itto • sol– tanto• alla Germania, giacchè i prc· stili obbligatori interni strappati dalle Casse d1 Previdc111.a dal « Fondo dc Descmpleo », il 3% c'tc., assommano a centinaia di milioni. Ecco descrilla co~ì. brevemente, la figura del mago portoghese delle lì- (continua) EDGAR RODRIGUES (Il) .,.RepUbllc11 •, Lbbona. 4 No\'t'mbrc 1%1

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