Volontà - anno XVII - n.6 - giugno 1964

del male, (anche se questo male è tede– sco), e che la luce ha il compito, ovun– que e sempre, di illuminare la tenebra. r fanciulli di Terezìn, la giovine1.za di Charlolle stanno ad indicare la perennità della luce: l'ansia degli uomini che al ma. le ad essi fallo oppongono quanto ancora possono esprimere del loro sentimento migliore, della loro purezza intima, E, se ciò è stato possibile quando più pauroso infuriava il delitto, vuol dire, soltanto, che gli uomini sono, nonostante tutto, buoni, e che j nazi.fascisti, contrariamente a quanti ancora sognano, sono stati defini– tivamente vinti. E. lUENEGHETTI Po ..sle e prose (Pref. di E. Opocher e D. Valeri. Ed. Neri Pona, Paga. 330, in 8°, rileg., s.i.p.). Una delle pagine più eroiche della Resi– stenza l'ha scritta, certamente, l'Universi– tà di Pndova: e basti fare i nomi di Con– cetto Marchesi, di Egidio Meneghetti, di Silvio Trentin, di Mario Tedesco, di OteL lo Pighin, insegnanti, e quelli, che si ri– nuncia a fare, perchè troppi, dei laureati usciti da questa università e degli studen– ti che hanno lottato, molti con i\ sacrifi– ficio della propria vita, per vedere quale contributo l'università padovana abbia da. to alla lotta per la Liberazione. Ed è an– che caratleristico il fatto che uomini di studio e di libri, come il latinista Mar– chesi, il farmacologo Meneghetti, il medi. co Bad:tloni, abbiano sentito il bisogno di partecipare alla grandiosa azione del po. polo italiano, che è pur sempre una gran. diosa azione, anche se molti già l'hanno dimenticnio e troppi ancora la vogliono minimiz;,:are ed insultare. La verità l: che ci siamo trovati di fronte al più eroico av. venimento storico che l'Italia debba ri– cordare, llal primo Risorgimento ad oggi. Ha fatto bene, perciò, la Giunta Provin. cialc di Padova ;t voler raccogliere, sotto il titolo di • L'opera civile di Egidio Me– neghetti • (che alla scienza icaliana ha da– to parecchie opere di farmacologia d'im– portan7.a capitale), l'opera poetica e di prosa del grande studioso, che, ad un tratto, abbandonando il rigore e la se– verità del :mo laboratorio universitario, non esitò, subito dopo il Marchesi, a get– larsi nella mischia, uscendo da essa sano e salvo, ma offrendo ad essa in olocauslo le preziose e care vile della moglie e della figlia. Nativo di Verona, anche se di for– mazione culturale padovana, Egidio Mene. ghetti, pro-retlore dell'università di Pado. va durante 11 periodo badogliano, appar. tenne ai gruppi Italia Libera ed a quelli salveminiani di «Unità• e di • Non mol– lare•. Durante la Resistenza appartenne alle formazioni Giustizia e Libertà, (Bri– gata Silvio Trentin), e fu Presidente del C.LN . Regionale Veneto. Diresse la Resi– stenza della sua uni\•crsità quando Con– cetto March!!si dovette riparare in Svizze. ra, e, allorn, arrestato dalla banda di Ca– rità, (il più orrendo, forse, di tutti i bri– ganti fascisti). fu passato alla S. S. di Ve. rona, e, in seguito, nelle celle del Campo di Bolzano. Un uomo, insomma, che ha fatto il suo dovere, e che ben merita, per. ciò, l'onore che Padova, con questo libro, ha voluto dedicargli, onorando, così, an– cora una voltn, se stessa. Le poesie del Meneghetti, (noto con lo pseudonimo di Antenore Foresta), sono in dialetto veronese e sono, quasi tutte, di argomento partigiano. Sgorgano da un cuore commosso e ferito, e sono, sempre, perciò, vera ed alta arte. La « Partigiana nuda ,., per esempio, « A mila a mila,. vanno annoverate, senz'altro, tra i capola– vori della letteratura dialettale italiana, la quale, quando tocca i vertici della bel– lezza e della perfezione, come nel caso 379

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