Volontà - anno XVII - n.6 - giugno 1964

. .u,~ altro soldato, Antonio 1Woroni, inviato alle compagnie di d1sciplrna per aver portalo nella caserma la ribellione antimilitarista P'.(lVOcasu d~ sè i massi.mi rigori ~e/ codice miliwre, facendo perve~ mre clande~tznameHte a, compagn,, esterni lettere infuocate in cui era denunciata la barbarie che imperversava nei vari stabilùnenti p~nal_iin cui ven(va successivamente trasferito. Durante un dramma– tico mterrogaton.o nella fortezza di San Leo, nella colluttazione ad arte p:ovocat~, ~wscì ~ sottrar:e_ il codice segreto che, quando venne pubblicato sui grornalr sovvers1v1, sollevò i11 tutta l'opinione pubblica una grande ondata di sdegno. Il binomio Masetti-Moroni diventò la bandiera di una vasta azio– ~e fOpola'.e contro Je compagnie di disciplina; l'azione individuale e l az_wne _di massa s1.completarono in una grandr~ affermazione rivo– luz~onarza; anche le lotte eocnomiche sfociarono nella lotta antimili– tarzsta. Contro l'eccidio di Ancona del 19/4, tutto il popolo insorse come un ~ol uomo scuo~endo le basi della vecchia società borghese e mili– ''!"'1sla. Il cuore rtbelle di Gaetano Bresci fu in quei giorni il cuore d Italia. li pregiudizio del partito guida può argomentare sul fallimento di quei moti rivoluzionari e sul compromesso riformista che li con– cluse, adducendone la causa nella mancanza di una guida politica orga– nizzata. Ma quei moti avvennero proprio in virtù di tale mancanza e dovettero ripiegare nel compromesso perchè il popolo non era an– cora sufficientemente emancipato dalla tutela partitica. E non si trai/a di una spontaneità occasionale che si vorrebbe contrapporre a una guida consapevole. Quella spontaneità era frutto di una lunga maturazione rivoluzionaria delle masse, avvenuta in un lungo decennio di lotte sociali. Se la guerra non avesse troncato come una scure lo sviluppo di quel fermento di idee e di azione sociale, la « Settimana rossa » sarebbe stata ;/ preludio di uu grande mutamento rivoluzionario della società italiana. Dopo cinquant'anni di orgia guerresca e autoritaria, nel clima compassato e ordinato della vita politica italiana, il ricordo di quei tumulli offende le orecchie di t11t1ii circoli dirigenti come una nota terribilniente stonata. Ed allora su quei fatti si tace, non perchè siano anacronistici, ma proprio perchè lornano di allualità. Quella svolta rivoluzionaria che ebbe proprio in Pietro Nemzi uno dei più caldi incitatori, farebbe impallidire l'attuale svolta a sinistra e potrebbe esercitare un pericoloso richiamo per le masse deluse da tutti i ritro– vati della politica autoritaria. Ma è proprio per questo che ne abbiamo fallo il nostro motivo di allualità. ALBERTO MORONI 323

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