Volontà - anno XVII - n.6 - giugno 1964

Ma è inutile discutere, la nostra non è una polemica di oggi: noi non siamo L'Unità che si indigna solo per le dure applicazio11i che la legge ha in Italia e non ci parla di ciò che succede ai nostri stessi compagni nei paesi salclliti ! La nostra non è neanche una presa di posizione puramente ideologica, ma si vale di fatti, di realtà che nessuno può negare. Noi abbiamo sempre sostenuto che l'ordine non può essere oppressione, che la giustizia non può valersi di sol– dati, di armi, di prigioni. Questi mezzi non difendono l'ordine ma il potere di un gruppo, di un partito, di un individuo. Non si debbono st·udiare i rimedi, ma le cause, non bisogna reprimere ma curare. Ma già, noi siamo i fautori del caos, del disordine! Sono i buoni borghesi che hanno ragione, gli amanti del– l'ordine, coloro che dicono con disprezzo: voi anarchici ... Per essi mettere in prigione una povera vecchia che vende limoni senza licenza perchè deve man– tenere cinque figli e un marito invalido (è avvenuto il giorno 12 maggio 1964 a Napoli) è giusto; è salvare l'ordine e la legge. Gli stessi che hanno fatto di Mastrella un dio e che pochi giorni fa hanno avuto il coraggio di inviare una petizione con decine di firme di illustri professionisti per la ~carcerazione di [ppolito, perchè in fin dei conti, non aveva fatto del m~le a nessuno! Questo è il concetto che la nostra classe dirigente ha della giustizia: la legge non è che lo strumento di tale concetto. Aveva ragione Gori a dire che l'unica legge giustificabile sarebbe quella che dicesse: « in forza della presente legge, ogni altra legge viene abolita, ed è di– chiarata l'anarchia! ». Nuove agilazioni in Spagna Una nuova andata di ribeJliooe si è diffus3 in Spagna. Nella sola giornata di lunedì Il maggio quattro bombe sono· state Fatte esplodere a Madrid. Le cariche sono state collocate al Ministero del Commercio, presso l'Ambasciata USA, negli uffici del Centro d'Emigrazione e davanti alla sede del giornale monarchico ABC. Una quinta, esplosa nel porto di Gijon, nelle Asturie, ha fatto una sola vittima: LANDEUNO RODRlGUEZ GONZALES. Materdì 12 maggio altre quattro bombe sono esplose a Madrid: in soli quattro giorni quindici esplosioni. Nelle Asturie intanto prosegue intensa l'agi– tazione dei minatori e dei metallurgici: circa il 75 per cento ha partecipato a11o sciopero. 11 governo franchista, per poter fronteggiare la crisi che si preannun– cia grave (fabbriche e ferrovie a Bilbao sono ormai a corto di carburante e dovrebbero chiudere tra poco), ha imposto il blocco dei crediti nei confronti degli scioperanti per costringerli a riprendere il lavoro. Tallica questa a dir poco imprudente perchè, quando gli animi sono .esacerbati si è più indotti all'azione di forza che al compromesso. E sarebbe anche giunlo il momento che i com– pagni spagnoli capissero l'inutilità dell'attesa e decidessero finalmente di vivere da UOMINI, a dispetto di tutte le Guardie Civili e di tutti i preti che predicano la loro sopportazione. Non sarebbero soli i compagni spagnoli: tutti gli uomini civili, tutti gli onesti, tutti i liberi sarebbero con loro. E noi per primi. 361

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