Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

nazione 11olltica delle classi possidenti che ne risulta; Considerando inoltre: Che contro questo potere collettivo delle classi possidenti ti pr~ lctarlato non può agire come classe che sostituendosi lui stesso tn partilo politico distinto, opposto a tutti I vecchi partili formati dalle classi possidenti; Che questa costiluz:lone del proletariato In partito politico è In– dispensabile per assicurare il trfonfo della rivoluzione sociale e del suo scopo supremo: "l'abolizione delle classi"; Che la coalizione delle forze operaie già oltenuta dalle lotte economiche deve pure servire di leva alle masse di questa classe nella sua lotta contro il potere 1101Hicodei suol sfruttatori: La Conferenza ricorda at membri dell'Internazionale; Che nello stato militante della classe operala, il suo movimento economico e la sua azione politica sono Indissolubilmente uniti », Contrariamente agli italiani, che al loro congresso tenuto a Rimini rifiuta· rono cli partecipare a quello clell'Aja del settembre del 1872 convocato dal Con– siglio Generale di Londra, altre Federazioni dell'Internazionale pur avverse alla direzione del Consiglio di Londra, decisero di prendervi parle. Ed è proprio al Congresso dell'Aja, che sarà l'ultimo della Prima Internazionale, che Carlo Marx riuscirà a far votare l'espulsione degli antiautoritari capeggiati, in quella occa• sione da James Guillaume, presente, e da Bakunin. Ma con questa espulsione essi non si meritavano di porre, virtualmente, fine anche all'Internazionale. Di ritorno dal Congresso dell'Aja, i delegati che formavano la minoranza antiautoritaria, piì.1che mai amareggiati dai risultati di quel Congresso, si riu– nirono nella Sviuera col gruppo dei delegati italiani provenienti dal Congresso di Rimini che già vi si trovavano, per dare vita ad un nuovo organismo a ca• ratiere internazionale nntiautoritario. La convocazione del Congresso proposto dalla Federazione d'Italia era slata indubbiamente falla con troppa fretta, ma si era pensato di poter trovare gli altri delegati prima che questi raggiungessero l'Aja; ma ciò non riuscì, giacchè diverse Federazioni della .stessa Sviuera e d'altrove, pur condividendo il punto di vista degli organinatori dell'incontro in Svizzera, non ebbero il tempo ne– cessario per inviarvi una delegazione. Ad ogni modo la riunione ebbe luogo. invece che a Ncuchfilel, come proposto dagli Jtaliani, in un paesino vicino a Berna, a Saint-lmicr (Il) il 15 se1tembre, all'Hotel dc la Maison de Ville. Erano presenti: Algerini, Farga-Pcllicer, Marselau e Morago, per la Federa– zione spagnola; Costa, Cafìero, Bakunin, Malatesta, Nabruui, Fanelli, per la Fe– derazione italiana: Pindv e Carnet, per :i.lcune Sezioni francesi; Lefrançais, per (li) Da non conlondcni col Congrc~~o tenutosi qualche tcmp,o prima 11c\la ste~~a Saint·lmicr dalla Federazione del Giura e che dccidc,a di • lavorare immediatamente alla formulnzione di un l'atto Fcdcratho e libero tra l\ltte !e Federazioni che \'Orrebbero contribuini •· AITcrnmrn inoltre • il grande principio di solidarietà tra i lri,·oratori di tuni i paesi , cd infine protcst:i.1·a contl'O l'c~pubione dall'Internazionale di Michele Bakunin.

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