Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

Uno Scrittore: un uomo: zo d' AXA m p ROBABILMENTE le due sillabe che compongono questo nome - Zo d'A'-a - non dicono gran cosa alle gene– ra,ioni sportive e •cellulardes» d'oggigiorno. La nostra giovane gene– n:izione infatti, non sa niente è de J'En– Dehors (Al di fuori), nè de La Feullle (Il Foglio). nè della vita terribilmente movi– mentata e tormentata di questo combat– tente, che è tra i nostri migliori giornali– sti e tra i nostri migliori scrittori. Zo d'Axa! Si può incontrarlo a Marsi– glia dalle parti della Cornice, mentre sta sognando davanti all'immensa distesa di acqua limpida e azzurra, secco, slanciato, grande, barba bianca al vento, occhi se– reni, portamento aristocratico ... Alle volte lo scopriamo a La Canebière. I passanti si ,•ohano e s'interrogano. E' così poco assomigliante agli allri! La sua fine fisio– nomia, che ha dell'artista o dell'elegante condouiero, richiama talmente l 'atteni.io - (I) Oucst.: pagin: furono scritte poco tempo piima dell'improvvisa morte di Zo d'Axn (suo \ero nome Alphonse Galland) avvenuta a Mar– siglia, il 30 agosto 1930. Era nato a Parigi il 24 maEGiO I~. 'Ilei presentare ai compagni italiani, questo interessante studio di Victor Méric su Zo d'Axa, in traduzione, non credo sia male ricorda~c ch1.. il Méric, ~imp.itien figura di cambattcnte, non fu un compagno. Fu un socialista di largo :spirito, mollo vici,10 a noi. Sull'originale figura del d'Axa, sulle sue con– c:c,ioni e tanche sui suoi metodi di l011a, no,1 è improbabile che ,i siano compagni, che oggi come ieri, dissentano da lui. Ma, come ben dice il Méric, è cnesto e do,·eroso presentarlo 1,11quale fu. Ed io, (che fra parentesi sono lln cald.,;i ammiratore del d'A:,;a), traducendo, mi sono attenuto semplicemente a questo conceuo. [Da wt tlisegno di Scei11le11] ne che non è possibile che passi inosser– vata. Si direbbe quasi vecchio con quel– la sua barba che gli danza sul pcuo, ep– pure ha uno sguardo straordinariamente giovane. Guardatelo pure, buona gente! Un giorno, se ci sarà una giustizia letteraria su questa nostra povera terra di scribac– chini, sarà collocato al suo vero posto, là in alto, tra gli eletti. Fu uno dei nostri maestri, fu il maestro dei maestri, \'erso l'epoca dell'affare Drcy– fus (2). Personalmente ho subite due irre- (2) Alfred Dreyfus (1859-1935). Capitano fran• cese di origine ebrea. Accusato falsamente e sc:mò.alosamente di spionaggio, r-u condannato a vita e deportato all'Isola del Dia\·olo nel 1894. Grazie a una ,.-asta campagna in suo favore che ebbe mizb col famoso e J'accuse ! • di Zola (campagna che ebbe contro tutta la reazione), fu riconosciuta la sua innocenw, fu gra:i:iato, e dopo non poche peripezie, riabilitalo nel 1906. Fu una delle pii.I grandi \'eraogne della 275

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