Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

In tema discuola anarchica olibera D 1 tantoin tanto mi piace,e moralmen- te mi è di grande sollievo, rovistare le più o meno vecchie, più o meno recenti col– lezioni di pubblicazioni nostre e anche non nostre. E. 11ur trattandosi di periodici già letti a .suo tempo, riesamina11doli e per– correndoli di nuovo, non si può fare a me– ,w di soffermarsi su certi articoli conte– nenti - e svilupp::mti - argomenti - e temi - che rivengono ancora iuttora a galla sulla nostra stampa o che si rial– lacciano a discussioni recenti. Ed e così che rileggendo l'artico/o: U dito sulla piag,1 •J). ove il 11ostr-1 Gallea– ni poneva sul tappeto il com~lesso e rie– licattJ problema dell'ediicazionc dei figli, - ,figli di anarchici - per associnzione di idee la mia mente è corsa alla discussio– ne svoltasi suU'Adunata dei Refrattari, dall'agosto 1961all'aprile 1963, fra il com• pagno Gfonata. il redattore M.S. ed il com– pagno Tolozan. Ad un certo punto. ebbi l'intenzione d'intervenire con qualc'te mia considerazione, ma poi rileggendo gli uni e gli altri, ho constatato che col mio in– tervento, non avrei fatto che ripetere - press'a poco - quanto era stato già detto. A parer mio, tutti gli interlocutori han-– no espresso idee e opinioni - sensate - basate su osservazioni obbiettive, e, in fondo, nessuno è «contro> t'idea della creazione di una scuola « anarchica >, pur facendo giuste rist>TVe su questo qualifica– tivo - anarchica - accoppiato alla no• zione di scuola e di educazione. Su questo punto io sono completamente d'accordo col compagno Tolozan per la proposta di e Scuola libera>, che si addì– ce meglio alla linea e al contenuto del ~blica10 in Cronaca Sovvcr!llva del 12-1-1918.Riprodotto nell'Adunata del 1~1-'S9. pensiero anarchico - e dell'anarchismo - in tutte le sue accezioni e concezioni. Se-– condo me, applicare un·eticlletta e di par– te>, sia pure ideologicamente lodevole è atto di e autorità morale>. Così come sa– rebbe pure atto di autorità morale, im– porre ai bambini un programma educati– vo - di parte - cioè 11elquale si riser– verebbe la miglior parte all'anarchismo. alla sua filosofia, alla sua storia. Infatti non si insegna - e non si apprende - l'anarchismo come la tavola Pitagorica. Per come si esprime bene Galleani - nel suo Dito sulla piaga - non cadiamo nell'errore di coloro che insegnano ai bambini « a strillare quando sono ancora in rascie, l'evviva a l'anarchia, alla rivo– luzione, a Bresci - o - a Ceserio, così ignorati, così misteriosi, cosl inaccessibili al rudi:nentale cervello dei bambini ... >. Perchè, così agendo, si andrebbe incon– tro non dico al fatale. ma all'eventuale pe.– ricolo: e che non appena si delinea in quei cervelli una volontà. un giudizio proprii ed un conseguente lampo d'indipendenza e d'orgoglio, è la rivolta alle coazioni stu– pide che si sono patite cd alle umilianti scimmiottagg:ini di cui si è stati ludibrio, inconsapevolmente: non sopravvive del socialismo o dell"anarchia altro ricordo, altro sentimento che di ripugnanza - o - di orrore>. Si può essere più o meno d'accordo sul contenuto dello scritto di Galleani, ch'io considero tinto di un leggero pessimismo e sulla severità e crudezza della sua con– clusione su e la strada è più forte di noi>, ma resta rwndimeno provato e dimostrato il fatto che molte delle sue osservazioni ri– specchiano la realtà riscontrabile in seno a molte famiglie di compagni anarchici. Ma lasciamo andare quelli che possono 243

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