Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

DISCUSSIONE W. Reiche A.S. Nei l : duepionieri dellalibertà NEL N. 11 di c:Volontà• (Novembre 1963 pag. 665666) fu pubblicata una mia breve risposta ali'« Inchiesta sull'Anarchismo• la quale voleva essere una segnalazione dell'esistenza di un mo– do rel'ltivamente nuovo di risolvere il pro– blema dell' autoritarismo. Dicevo che la repressio11e sessuale è la principale causa de/l'autoritarismo (1). La redaziorie ritene– va e: superficiale• quel mio intervento; ora io 1·oolio approfondire il mio punto di -vi– sta. L!! felicità. intesa come assenza di dolo– re e come godime1Jto delle nostre funzioni vitali è per me il fine della vita. Non pos– so vivere solo perchè gli altri uomini mi servono perchè mi aiutano nel produrre quei beni che mi occorrono: cibo, vesti, servizi sociali ir. ge,rere. Ogni uomo cerca la felicità però vi sono tipi di felicità. C'è chi crede di trovare la felicità soffrendo su questa mondo per godere nell'altro (i religiosi in genere): gli atei e gli agnosti– ci non puntando su una felicità e:rtraterre– na cercano di trovarla stabilendo rapporti umani idonei a dare la felicità. Poichè l'e– sistenza di un Dio creatore dell'universo. perfetto e giusto, non è ammissibile (2). non prendo in considerazione il modo di (I) Sull'Adunata dei Refratlari di New York dc] 21-9-'63 e del 28-12-'63 ho già scritto i.ull'ar– gomcnto e per un completo aggiornamento si leggano le due opere di Reich citate nel mio articolo su • Volontà •· No\·embrc 1963. Vi sono altre sei opere di Rcich in inglese e si possono :wcrc tramite la • Nuova halia Bibliografica • d! Firenze, Piazza Indipendenza, 29. (2) B,\KUNIN: Libertà e rivoluzione, Istituto Editoriale Italiano, 1948 da pag. 64 a pag. 114. Vedi GUIGUEBERT: ~sù. Einaudi, 19.50. vedere dei credenti perchè credono nel nulla. Gli atei e gli agnostici quando sono mar– xisli o nell'orhita sovietica pensano di tro– rarc la fecilità i11 una società economica– merite comunista che eviti lo sfruttamen– to della maggioranza dei kworatori da parte di una classe o gruppo di i11dividui. Dal 1917ad oggi vediamo come l'ai-er i– stituito il socialismo di Stato o meglio il capitalismo di Stato nei paesi di democra– zia popolare no,i abbia port!Jto alla fine dello sfruttamento del popolo, ma sola– mente alla sostituzio11e della classe diri· gente (Pareto e Mosca hamw mostrato che così è sempre stato). Il fallimento dei m!Jrxisti era stato preconizzato da Baku· ni11.Malatesta. Arscinov, Volin (3): anche il fallimento della rivoluzione sp!Jgnola (4) ci ha fatto vedere i marxisti sabotare la rivoluzione perchè rischiava d'essere anar– chica. Il fascismo in Italia e in Germania (S) ci hn mostrato come il popolo segue gli imbonitori e nori sa badare ai propri in– teressi. la rivoluzio11e machnovista iri U– crciina fu schiacciata dai sovietici cioè dal popolo russo che aveva permesso che i (3) BAKUNIN, op. cii. MAUTESTA: Scrlltl scelti, Ediz. R. L., Gcno\'a. ARSCINOV: Storia del movln1cnto machnovlsta. Ediz. R. L .• Geno– va. VOLIN: La rlvolu:r.lonc sconosclula, Ediz. R. L.. GenO\'il, (4) RICHARDS· La rivoluzione spaanola. E– diz. R.L., Geno,·a. BERNERI: Pensieri e balla– &lle, Parigi, 1938. (S) ARMANOO BORGHI: l\tezzo secolo di an,jr– chla, ES!, Napoli. ARMANDO BORGHI: Musso• lini In camicia, ES!, Napoli. LAMBERTO BO!l– GHI: Educazione e aucorilà nell'Ualla m(Kkma, La Nuo,•a Italia, Firenze. 237

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