Volontà - anno XVI- n.12 - dicembre 1963

t aclsmo scolastico Dal quindici al venti anni il Rous– seau racchiude l'ultimo grado dello sviluppo educativo e trova che questa fase è caratterizzata dal sentimento, il quale si esprime e come moralità e come esteticità e come religiosità. Questo periodo é assai Importante e critico perché in esso si realizza Il passaggio dal mondo fisico a quello morale, preannunciato dal sorgere delle passioni. le quali quando sono naturali diventano fattori fondamen– tali della nostra conservazione. La fonte di tutte le passioni é « l'amor di sé», che non si identifica con l'a– mor proprio egoistico e individuali– stico, ma « è sempre buono e sempre conforme all'ordine. Siccome ciascu– no deve pensare specialmente alla propria conservazione, la prima e la più importante delle sue preoccupa– zioni é. e deve essere. quella di ve– gliare continuamente su di essa» e quindi « amare noi stessi... e. per una conseguenza Immediata dello stesso sentimento noi amiamo tutto ciò che ci conserva». Dapprima esso si lden– tltl.ca nel fanciullo con l'amore verso le cose, ora verso gli uomini e si trn– srorma In amore del prossimo sia perché sente il bisogno della compa– gnia e dell'amicizia. sia perché sen– te pietà per ti dolore e le miserie de– gli altri suol simili. Anche In que– sta fase si deve evitare che dette passioni st abbiano a corrompere al contatto con la società: e tale verità deve essere fatta conoscere all'alun– no mediante la storia. le parole. il 724 contatto diretto col mondo sociale in modo che eili possa vedere gll uomi– ni in ogni loro agire e pensare e possa esercitare egli stesso la tonta verso gli altri che sono Il suo pros– simo. Poi viene la volta dell'educazione religiosa. la quale diventa un m:sur– do volerla insegnare prima dello svi– luppo completo della ragione. E nella « Professione di fede del Vicario sa– voiardo )> espone Il suo credo religioso deistico. Infine. prima di trattare dell'edu– cazione femminile In verità in modo poco felice, accenna all'educazione estetica, che l'allievo acquisterà giudi– cando su « ciò che piace e dispiace alla maggioranza», leggendo del buo– ni libri, dando la preferenza agli au– tori antichi meno lontani dalla ma– dre natura, frequentando spettacoli teatrali e studiando li latino, li greco e l'Italiano. Noto semplicemente. per chiudere questa m!a breve esposizione. che in Rousseau il concetto di «natura» non e un fatto, ma un Ideale. un do– vere essere e, quindi, l'educazione è essenzialmente concepita come auto– educazione della personalità. come un processo (non Importa Il difetto del– le sue fasi rigidamente distinte) fon– damentalmente autonomo della per– sona verso la sua piena e Integrale umanità: concezione tuttora valtda e vitale nel pensiero pedagogico con– temporaneo. P. VILLE.LU .

RkJQdWJsaXNoZXIy