Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963

Letture da "Vita e pensiero,. Cattolicesimo e fascismo La rivista • Vita e Pensiero• che un nostro amico, con rara pazienza, ha percorso da cima a fondo, daI 1919 al 1940, t edUa dall'Unlversltà CattoUca del Sacro Cuore di Milano, e fu ronda, ta da padre Gemelli. Si assiste oggi al 1entallvo di rivendicare alla creatura di padre Gemelli, fin dalla fonda?Jone, un ruolo critico nei confronti del rasclsmo Ieri e \Id couervatorlsmo de. mocratlco ogg:I, uno spirito d1 fronda nel confronti del potere e dei suol detentori, un respiro di apertura socla1e. SI tende, In una parola, ad accreditare la dJvislone del cat• toUcl In buoni e cattJvl, In liberai! e rasclsU, In sociali e codini: comunque vada, chiunque sia al potere, un tipo di cattollculmo salverà l'altro, scambiandosi I ruoli 1n un tacito gioco delle parli. La cultura cattollca, ammesso, con un eccesso di Ubcralltà, che Il cattollceslmo Italiano abbia In questo ultlmo secolo pro• dotto " cultura •• nel senso vero della parola, durante Il fascismo ha svolto con mansuetudine la funrlone di fiancheggiamento e di g1ustlfica%1one del renomcno totalitario. Lo dimostrano le cl· tazionl da • Vita e pensiero • che sono accompagnate e legate da un parco commento del nostro lettore. (Lugllo 1919 p. 411 . 1° Congresso del P. P. I. a Bologna) Pochi giorni prima del Congresso era uscito un opuscolo di p. Gemelli e di don Olgiati (I): « Il programma del P.P.I. come è e come dovrebbe essere ». L'opu– scolo fu criticato in certi ambienti del P.P.l.. e Il Partito - diceva l'opuscolo - dev'essere penetrato d'anima cristiana e non vi è parte della vita privata e della pubblica che sia estranea al cristianesi• Gemelli e Olgiati, nel commento sul Congresso, dicono che ebbero la sensa• zione di assistere a un comizio più che a un congresso. Parlano del « fenomeno Migfioli (2) che tanto ha turbato il Con- (I) Don Olg1atl, docente di filosofi.a teoreti• ca, fu vicino a padre Gemelli nella fondazio– ne dell'Università Cattolica. {2) Guido M.lglloll fu il promotore del sin. dacalismo cattolico nelle campagne. Fu diffa– mato prima e, durante il fascismo, ripudia- gresso ed ha avuto una coda così lunga e malvagia». Miglioli ha « un frasario so– cialista ». Egli e i suoi amici « suscitano il dubbio che il loro programma sociale sia l'attuazione pratica non degli eterni princìpì cristiani, bensì dei princìpi socia– listi». (Aprile 1920 . 2. Congresso del P. P. I. a Napoli) P. Gemelli ]oda Meda (3) per il suo « Regoliamoci caso per caso, evenienza per evenienza •· Gli interessi del Paese al di sopra di que11i del Partito. L'incapaci– tà .di Miglioli è l'incapacità dello stesso Partito. to dai suoi compagni di fede. Dopo la Libera• zione, visse in disparte, dopo essersi accosta.. to ai comunisti e dalla chiesa marxista avere subito altre delusioni. (3) Filippo Meda fu uno dei più noti espo– nenti del P.P.I. (Partilo Popolare Italiano). Faceva parte della corrente dei moderati. 583

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