Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

ti salariali in armonia con le esigenze della produzione. I comunisti. nei loro discorsi di opposizio11e, hanno gridato alla fine dell'autono111ia sindacale che verrebbe in tal modo sottoposta a criteri governativi e padronali. Ma quando mai è esis1ita questa concla111ataawonornia sin– dacale? Quando mai la burocrazia sindacale ha avanzalo richieste che non fossero scrupolosamente in armonia con le esigenze della produ– zione capitalista? Anche il famoso co11tra110dei 111ernl111eccanici non è forse stato raggiu1110con l'inlenzione dichiarata di assecondare le esigenze setto– riali della produzione e con /'i11coraggiamen10 di 1111a parte della con– findustria? Perchè è proprio qui il nodo della questione operaia: fine/tè i lavoratori si assoggetano a riclziesle subordinate alla produzione ca– pitalista, essi non conteranno nienle nella società italiana anche se van– no al governo i socialcomunisti. Quando 11011 saranno più gli operai cui adattarsi alla produzione capitalista, ma sarà la produzione capitalista che dovrà adattarsi ai diriui dei lavoratori, si potrà dire che il movi– mento operaio sta per rinascere dopo lunghi decenni di letargo. Le ultime vicende italiane han messo in luce una verità che non ci sta11chere1110mai di ripetere: nelle lotte elettorali e parlamentari, lo scon{illo è sempre lo stesso: è il popolo che aspelta il toccasana dalle trame ciel politicanlismo. La m.ontagna delle schede sinistre ha partori– to il topolino del governo d'affari, una marcia a ritroso verso destra. Cosa si aspetta dal congresso socialista? L'approvazione alla politica di centro-sinistra, cioè al rimodernamento delle strutture capitaliste, esso l'ha data da un pezzo; ciò che da esso ora ci si aspetta è l'adesio– ne a un cemro-sinistra castigalo, arretrato su posizioni prudenziali. Do– po lo strappane popolare del '60, che ha indotto i politici ad accanro- 11arele soluzioni di destra, la nostra classe dirigente ritorna a gravita– re verso progetti nostalgici ed anche i settori più avanzati dello schie– ramento politico sono più che mai arrendevoli. Fuori del politicantismo occorre che si mettano in movimento le forze sane del popolo; solo l'iniziativa sociale che ponga soluzioni di libertà a tutti i problemi della vita associata e che opponga decisamen– te il dirillo all'esistenza contro l'esosità. padronale può rappresentare una via d'uscita: non un'illusoria svolta a sinistra, ma un concreto spo– stamento dai problemi di potere ai problemi sociali e dalla lotta elet– torale alla lotta di classe. ALBERTO MORONI

RkJQdWJsaXNoZXIy