Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

Non è che dubiti del trionfo Giammai concepì la rivoluzione a scadenza fissa. Osserva come l'evoluzione segue il suo corso imperterrita, indifferente a ciò che lascia dietro, però le forte infiacchiscono. Il focolare - unica sod– disfazione secondo Guyau, per l'uomo abbattuto dai lavori materiaJj - recla– ma la sua parte di attenzione e la sua naturale partecipazione alle inquietudini. Gli anni non aspcllano e, quando non sono esauriti e necessitano degli anni per riorganizzare i quadri ,..;riiornarc :lll'allacco, la rivolu✓ÌOnc pl'rdc 11.!ballaglic. LI caso !->pagnolo al quale il movimen10 operaio rivoluzionario crnnetteva tante speranze, dopo una sospensione di ostilità che porta ormai un e impasse• di quattro lustri, ebbe un grande momento relativamente alla influenza che l'anarchismo ebbe ad esercitare in quel settore delJa attività sociale. L'equili– brio, da allora, non è ~tato altt=rato da alcun ampio movimento in nessun altro paese, almeno con intensità e ripercu~sione intcrnazional~. che incoraggiasse. verso un futuro più o meno vicino, gli animi abbatluti della generazione ibe– rica del 1939, la quale fino al 1939 ~eppc far fronte al nemico comune e seppe affrontare con rinnovato vigore le conseguenze della rivoluzione. Frauanto , le condizioni economiche del mondo moderno posteriori al– l'ultima guerra hanno prodotto un cambiamento ben pronunciato, soprattutto in alcuni paesi d'Europa e d'America. Alla miseria degli anni di crisi che eb– bero per epicentro il 1929 e che scatenarono scioperi grandfosi, serrate padro– nali e positive mancanze di lavoro. è succeduto un regime «clastico• che accolse una maggiore domanda di braccia e per conseguenza con una renumerazionc superiore a quanto fino ad allora costituiva il termine medio del salario indu– striale e agricolo. Questa maggiore abbondanza di disponibilità finanziarie, nello stesso tempo mise un maggior numero di beni alla portata della borsa della classe lavoratrice e le ansie di rivendicazione sociale sono state in parte, in questa maniera. placate o mitigate in certo qual modo. A ciò si aggiunga una maggior comprensione da parte di alcuni governi nella maniera cli condurre e l'affare • del problema sociale, con una tolleranza diplomatica, circostanze tutte queste che non possiamo tralasciare dal ricono– scere. La propaganda per il disimpegno bloccata dalJa virulenza della reazione e la carenza di una coscienza rivoluzionaria nella nuova gioventù che si formava nei sindacati, hanno cospirato contro gli ideali di libertà che informano il pensiero anarchico. Con ciò, in un buon numero di nazioni europee, americane e d'altri continenti si aspetta la nostra parola perchè, nè nell'agro pastone del socialismo e comunismo politici, nè nella confraternita sociale democratica e 465

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