Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

E sarà W1 « medioeYo • più raffmato di quello ove imperava l'inquisizio– ne. In proposito si legga il tene– broso ed allucinante « 1984• di George Orwell con l'animo sgombro da quel– l'anticomunismo sfruttato dall'intellet– tualismo politico dell'occidente: quan– to descritto dall'autore ;,otrà avere wm certa probabilità di realtà ~olto qual• siasi sistema politico che avesse rag– giunto il massimo grado di intransi– gente a~~olutismo. Sotro questo aspetto alquanto malin. conico (e ci scusiamo col lettore se non possiamo fore a meno d'iniettar– gli qualche dose dì tristezza, d'altron– de talvolta ~aiutare), la crisi ideologi– ca russo.cinese potrebbe rispecchiare una particolare volontà di stabilire con chiarcua, e piuttosto alla svelta, le di– rettive che dovranno servire per concli– zionarc il destino delle ruture genera– zioni così come nei forzieri segreti del. la politica occidentale saranno già con– servate le direttive formalmente diffe– renti, ma ~imili nella sostanza, che \,erviranno nel caso che l'ultima paro– b fosse dell'occidente. Nel trattare simili argomenti può darsi che ci si accusi di faciloneria e di puerile dilettantismo privo di qual– siasi competenza. Che cosa mai si può sapere. con precisione di quanto si eia• bora nei seggi più elevati e più possen– ti della politica? Certamente, ben po– co, conoscendo, per esperienza, le ml.!– ne occulte e le misticazioni della di– plomazia e degli uomini di Stato in ge– nere. Ma a noi interessano le possibili consegucnLe di tali mene e mistifica– zioni, e, siccome la storia è un libro molto istrullivo anche se pochi sanno bene interpretarlo, possiamo ben dire che le conseguenze possono essere le– tali per una umani1à la quale anche se ha tanto sofferto, per un indefinibile ricorso mentale che sembra dominare, inesornbìlmente, sulla quasi 1otalità dei cervelli umani, può sempre ritornare ad osannare persone, idee, sistemi e concezioni che furono le cause dirette o indirette delle loro sofferenze. Con questo non intendiamo di affer– mare che nel vastis~imo campo di quel. li che non condividono le nostre idee, tutto sia irragionevole e irrimediabil. mente guasto: tutt'altro. Le capacità costruttive e quelle del pensiero - non ci stancheremo mai di ripeterlo - non sono monopolio nè della politi– ca nè dei partiti e nemmeno delle religioni, bensì proprie della sostan– ra e del carattere puramente umano. Se l'uomo progredisce è per il fat– to di essere intelligcnlc e perchè a– nimato da buona \'Olcntà e non per– chè sì dichiari crlsHano o mussul– mano, comunista o liberale. Ogni po– polo. poco o molto, ha sempre possi– bilità di contribuire alla realizzazio– ne di una vera e durevole civiltà. Ques1a dovrebbe e~scre una verità. qu.isi lapalissiana e, turtm 1 ia, pur co– sì semplice, molti ancora non la com– prendono. Alle crisi politiche o idcologich<!, crediamo poco o nulla. Oppure, in altro senso, possiamo crederci anche troppo. Quelle che n:ramente impres• sionano sono le crisi di buona volon– tà, le quali, per quanto c'insegna un'a. mara esperienza, hanno tutta l'aria di essere interminabili. MARIO DAL MOLIN 461

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