Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963

tà di vivere la loro vita, in un paese che offriva poche possibilità d'impiego, ma anche una funzione sociale e lo scopo di rendere produllivo un paese non sviluppato per nutrire la popolazione ebrea e di formare e cli difendere una terra di asilo per ebrei. Quanto sopra implicò dei rapp0rti di disuguaglianza e di inimicizia con i contadini arabi ed una riduzione degli interessi non ebrei; implicò, altrcsì, una sottomissione alle istitu7ioni ebree attuali. Tuttavia, i kibbutzim ebbero una reale funzione nel paese Ad esempio, quando i proprie– tari terrieri ebrei mandarono in ro,•ina le piantagioni d'arance per il fatto che potevano realizzare il massimo profiuo, volendo ricondurre la Palestina a mo– nocoltura, i Kibbutzim fecero colture varie d'alimenti perchè volevano pro– durre ciò di cui si aveva bisogno in modo da poter essere indipendenti dalle crisi dei • business •· Durante il boicottaggio arabo del 1936, gli ebrei non avrebbero potuto sopravvivere che con molte difficoltà senza i diversi alimenti prodotti dai Kib– butzim. I Kibbutzim rappresentano oggi il risultato dell'unione di ideali e di una reale funzione sociale in una particolare situazione storica. Benchè rap– presentino l'elemento principale della sinistra del paese, essi non sono stati tenuti In molla considerazione nella lotta del salariati. Quando la lotta di clas– se divenne più dura in Palestina, essi furono particolarmente da parte degli operai. Quando vi sono degli scioperi di lunga durata, gli scioperanti possono ottenere lavoro nei Kibbutzim; ma, al di fuori di un simile aiuto agli operai, i Kibbutz.im non possono fare grandi cose per migliorare le condizioni del la. voratori nè per mutare il carattere dell'economia. Attualmente, molte persone, e specialmente i figli e le figlie dei kibbut– zianì, considerano il Kibbutz non come una autopia o come un elemento uti– le per la lotta di classe, ma come un luogo che, malgrado certe insufficienze (dovute alle dimensioni, al suo carattere rurale, a qualche limitazione d'ordine culturale e personale), offre un miglior modo di vivere per le sue relazioni e– conomiche e per il suo ambiente umano e costrullivo lontano dall'oppressio– ne, ed è la migliore umana qualità media (anche se qualcuno dei membri più capaci Jascia 1alvoha il Kibbutz perchè le condizioni di lavoro offerte loro dal– l'esterno sono più vantaggiose). L'ambiente e le persone elci Kibbulz ci permellono di comprendere meglio come la esistenza può essere migliore quando non v'è sfrÙttamcnto e control– lo esterno sul lavoro, quando non esiste controllo sulla vila e sulle idee e quando non v'è differenza sensibile nelle entrate. 7 Il (Da NOIR et ROUGE N. 23 - trad. i- r.) 358

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