Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963

lii, - Non potersi prefissare un limite alle facoltà inventive e all'ingegnosità realiuatricc dell'uomo, ed es~cre quindi legittimo fidare in una prospettiva illi– milata, o almeno favorevole, dei me21i che la scienza porrà in futuro a dispo.. sizionc dell'incremento numerico ddl.:1 specie. IV. - Essendo l'umanità predes1ina1a a scomparire definitivamente, un gior• no, dalla faccia delln terra o assieme nlla terra stessa per cffello di qualche ineluttabile catasLrnfe collettiva, non doversi eccepire nulla alla prospettiva che una ecccssi, 1 a crescita numerica possa eventualmente es~ere la causa preordinata a portare a conclusione apocalittica il destino dell'uomo. Ai quattro precedenti ~ofismi si riferiscono i quattro seguenti commenti. I. - Una pace temporanea darebbe luogo, al momento della sua cessazione, a condizioni analoghe a quelle presenti. A sua \'Olta l'instaurazione di una pace stabile e definitiva non può essere supposta che come conseguenza di un radi– cale mutamento di mentalità, di com inzioni e di atteggiamenti da parte della maggioranza dell'umani1lt. Mn poichè tali elementi di comportamento sono gli stessi che attualmente impcdbcono anche l'alluazione dì una maggiore mode– razione demografica, la conquista di una pace sostanziale e definitiva, se mai dovesse verificarsi, sarebbe con ogni probabilità preceduta dall'instaurazione di un soddisfacente equilibrio demografico. Infatti qucsl'ultimo, in quanto feno– meno legato a relativamente esigui ~postamcnti di percentuali di nascite e di morti, richiederebbe, per e~scrc realizzato, elci mutamenti nel comportamento umano molto meno profondi di quelli che sarebbero necessari per ottenere un totale rovesciamento di situa✓.ione quale la conquista definitiva di una pacifica convivenza. Pertanto la verità, relativamente al primo sofisma, sta, se non pro– prio in una inversione di termini, almeno in una inversione di priodlà di eventi, in quanto l'equilibrio demografico va posto come condizione per la conquista di una pace stabile. Tutto questo ~cm.a pregiudiLio della con:,iderazione che, probabilmente, esi– ~tt:! ,mche qualche particolare gencrr.: di mc11i di sussistenza sulla cui disponi– bilità, in un futuro non molto lontano, pace o non pace influiranno ben poco. TI. - L'obiezione fondamentale al .,,:ccondo sofisma è che troppo spesso si trascura di tener conto, in~icmc ai dati di incremento di alcuni beni, dei dati negativi inerenti ad allri beni. Tra questi ultimi possono essere citali il grado di inquinamento dell'atmosfera, delle o.eque e delle dcrr;;itc, lo stato di tensione psichica e nervosa dell'uomo '>tes-.o, alcune nuow malattie professionali, l'im- 336

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