Volontà - anno XVI - n.5 - maggio 1963

masse che li seguono alcuna seria opposizione. Le costituzioni di nuovi stati assolutisti chiudono le vicende insurrezionali dei popoli come il coperchio di una bara. In queste masse insorte contro i vecchi padroni c'è una predisposizione alla passività verso i nuovi padroni. In tali cir– costanze, come ultimamente è accaduto a Cuba e in Algeria, dove un movimento popofore e di massa ha fatto tabula rasa dei vecchi sistemi e della vecchia classe dirigente, la strada è spianata per una ricostru– zione sociale senza divisioni di classe e dominio dell'uomo sull'uomo, ma la mancanza di chiari orientamenti rivoluzionari, chiude questi mo– vimenti nella trappola statale. Sono tuttavia popoli chiamati ad una nuova esperienza e la loro ansia di progresso urterà ben presto contro le nuove muraglie del po– tere. Ma l'antitesi popolare al nuovo potere esclude ogni complicità con le forze del passato e si pone come proseguimento o ripresa della rivoluzione mancata. Il popolo algerino non può allearsi con i vecchi colonialisti per abbattere i nuovi padroni, ,zè il popolo cubano può rispondere ai vecchi signorotti e al vecchio imperialismo che ancora bussano tdle sue porte: rivendicare l'iniziativa e la responsabilità pro– letaria in campo sociale, rivendicare la libertà di pensiero in campo politico ed il diritto di cittadinanza di tutte le correnti che hanno pro– mosso l'insurrezione contro il vecchio regime e che sempre la difende– ranno contro i suoi rigurgiti. Il passaggio dal liberismo all'economia pianificata è un fatto com– piuto negli Stati più avanzati ma è ancora problematico in Italia. Il carattere capitalista e statolatra della svolta a sinistra non può tutta– via farci simpatizzare con le critiche che ad essa si muovono da destra e, se l'incertezza della situazione dovesse riaprire le porte ai vecchi arnesi fascisti, la risposta popolare sarebbe pronta come già avvenne nel '60. Chiudendo le porte del passato il popolo deve premere contro il padronato e contro i poteri costituiti per un reale progresso delle sue condizioni di vita. Non ponendosi a rimorchio di una nuova esperienza governativa, ma riconquistando la propria autonomia d'azione contro tutti gli apparati, il popolo italiano potrà finalmente lottare per se stesso e per le proprie ragioni di umanità. La ripresa dell'iniziativa popolare entro la fortezza dello Stalo in tutte le latitudini del mondo, pone sul tavolo della storia il vecchio conto che sembrava dimenticato; pone le ragioni dell'umanità contro le ragioni del potere. E sono anche i termini definitivi della questione sociale. ALBERTO MORONI 260

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