Volontà - anno XVI - n.5 - maggio 1963

perchè previene le malattie e, quindi, eli. mina il morbo prima di nascere, con grandissimo vantaggio per la sanità e il benessere fisico dell'uomo singolo e so. ciale. Infatti l'igiene è la scienza che ri. cerca le cause delle malattie e i mezzi at– ti a prevenirle e ad evitarle, avendo co– me fine la conservazione dell'organismo, ossia il vigore del corpo e l'immunità dai mali che possono attaccarlo e distrugger– lo. Essa pertanto si avvale dell'anatomia, della fisiologia, della patologia, della fisi. ca, della chimica, della bacteriologia e di tutte le altre scienze che forniscono la co– noscenza dell'ambiente adatto alla vita degli organismi. ~• detta igiene privata quando s'interessa della prc,,enzione delle malattie che possono attaccare l'individuo singolo, avendo origine da cause partico– lari e personali; igiene pubblica quando dà le norme che ogni individuo ha J'olr bligo di osservare per evitare il propagar– si delle malattie nella società; e compren– de l'igiene del corpo umano, dell'alimen– tazione, dell'abitazione, del lavoro. E' un fatto che per conservarsi, il no. stro corpo deve continuamente lottare e proteggersi dalle numerose cause che ten– dono ad ammalarlo e ad infiacchirlo, ovve. ro deve difendersi dai molteplici agenti patogeni che da un momento all'altro pos. sono aggredirlo c provocare le più dispa– rate malattie. Perciò è nostro dovere e nostro diritto cercare con ogni mezzo di conservare e proteggere la nostra salute, di pre,•enire le malattie che possono col– pirci singolarmente e di preservare quan– to più possibile il benessere fisico delle nostre famiglie e della collettività umana. Dovere e diritto a cui si può ottempera– re soltanto mediante una coscienza igieni– ca e donando ad ogni uomo te possibili– tà economice>sociali sufficienti, dando cioè a ciascun uomo la consapevolezza delle 310 fondamentali funzionj del corpo umano e la capacità di prevenzione delle malattie che possono colpirlo e i mezzi materiali necessari a tale scopo. li corpo rinnova le sue energie attraverso la nutrizione, la quale ci deve costantemente ricordare che non è sufficiente mangiare per nutrirci, e che la nostra vita non s'identifica col puro e semplice mangiare: il fine del vi– vere umano non è soltanto la conserva– zione animale e biologica; ossia si deve mangiare con moderazione e per quel tan. to che basta per vivere bene, non si de– ve esagerare nel consumo degli alimenti nè per eecesso nè per difetto e per non mettere in pericolo la nostra salute e per non « ,,iver come bruti •, ma da uomini do1a1i di ragione e capaci di moralità. A questo punto è bene chiedersi quale può essere iJ cibo migliore per l'organi– smo umano, cioè quale nutrimento dà nel minor tempo e col minor dispendio di e– nergie la quantità necessaria di calorie in– dispensabili alla vita corporale. Senza di– lungarmi in particolari, credo che nella scelta degli alimenti si debbano innanzi tutto preferire i cibi naturali come cerea– li, frutta, noci, legumi tenendo sempre conto della costituzione e dei bisogni in– dividuali, delle stagioni e del clima, pcr– chè essi contengono le sostanze e i princi– pi nutrith•i di cui normalmente necessita il nostro corpo e di cui per millenni fon– damentalmente l'uomo si è nutrito fin dal– la sua vita primitiva. Da tener presente che spesso lavorando tali alimenti, si an– nullano le vitamine, fattori biologici fon– damentali nel procesSo della nutrizione, sostanze organiche simili agli ormoni re– golanti lo sviluppo e il benessere del cor– po. E' bene, oltre agli alimenti vegetali e minerali, usare anche dei cibi di origi– ne animale come la came, il pesce, le ue> va, il latte, il formaggio in modo che l'a-

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