Volontà - anno XVI - n.5 - maggio 1963

Otto scritti diCamillo Berneri Gu SCRITTI di CamWo Bcrneri che qui vengono pubblicati apparvero nei duri a1111i n cui la tirannide fascista si MulavQ affermando in Italia. Furono quelli i ,,rimi mmi della resistenza morale e r,olitica; mmi di resistenza e di torta anche per Be.meri, che si dedicava come IJOfeva alla propaganda delle sue itlee, alla sua stessa preparazione c11llurale e politica, elle si andava temprando alla battaglia elle avrebbe poi comlotlo con tam a nobilttt fuori d'Judia, i11 Francia, nel Belgio, in Spagna. lii quegli stessi anni - fra la • Marcia su Roma• e il mome,uo del s110 espatrio dall'Italia - Camillo Berneri collaborò a varie pubblicazioni non soltanto anarchiche, ma anche di altri gmppi ,mtifascisti: ebbe per esempio rapporti co11 Piero Gobetti e con Oliviero Zuccarini, e scrisse alcuni articoli, non privi di interesse anche attuale, sulle loro riviste: su Rh'oluzione liberale e su Critica Politica. Si tratta, probabilmeme, del periodo meno 11010,anche perclrt pitì raccolto e pìù louta110, dell'attivìtd politica e ideale del giovane Bemeri. h1fatti, per quanto ci co,1sti, ad esso scarsameme si t riferita finora la pubblicistica post fascista; mentre altri successivi scritti del Bemeri, anche vubblicati all'estero, hanno ttutora corso - o furono ristampati tla noi - negli ultimi anni. Vengono ora presentati alcuni scritti apparsi sulla rivista Conscientia, diretta da Piero Chiminelli e da Paolo Gm,gafe, che si stampò a Roma, p11bblicata dalla Casa Editrice Bilycnis negli anni 1922~1927. La collaborazione di 8er,1eri a questa voce della ctdtura antifascista fu abbastanza regolare e frequeme: ma oggi essa va riconsiderata criticameme, inquadrala nel momento Slorico in cui si verificò. Le colonne della rivi• sta romana offrivano al giovane Bemeri una ulteriore possibilitd di azione e di elabo– razione ideale, una palestra per il suo pensiero, senza d'altra parte compromellere mi11i11um1eme il suo indirizzo, la sua posizione di intellettuale anarcllico. lmwnzitutto, su Conscicntia - clte negli ultimi anni sostitul itt qualclle modo altre riviste e pubblicazioni polìlicamente pii'i definite, che venivano via via colpite dal fa• scismo - scrivevano numerosi puUUlicisti, zwmini di cultura ed uominì polilici, che avevauo le 11iùvarie poSfaioni praliche e ideali: da Arnaldo Cervesato a Piero Gobetti, da Felice Momigliauo ad Alfredo Poggi, da Giuseppe Tucci a Mario Fcr,ara, da Adriano Tilgller ad Ugo Della Seta, da Vincettzo Cemo a Tommaso Fiore, da Ct1rmelo Puglionisi a Lelio Basso, da Guido Mauali a Francesco Ruffini, da Santitro Caramella a Camillo Bellieni, da Au1011ioBanfi a Mario Vincig11erra. Come si vede si trattava delle giovani forze imelletwali antifasciste del tempo: si può dire anche che vi fossero, fra essi, quelli clte dove,,a110 risultare fra i migliori nomi della cultura e tlt!ll'i111elligem;a italiana. Bemeri non mancò dunque a quell'apptmtamento. Conscicntia era direua • a tutti coloro che rilcne,•ano l'avvenire d'Italia streuamente connesso colla sua rinascita spi– riwale• e si proponeva e di rievocare le tradizioni italiane di rifom,a religiosa per trar– ne motivi attuali di rim2ovame1110 nazionale•· Si trattava du11q11edi w, imliriuo clte al temvo stesso era anliconformista, neo-protestante ed antifascista. L'i11telle1111ate a– narchico Poteva e tlovera quindi usufruirne come di una palestra per l'espressione e per lo svolgimento - spesso oculo e profondo, talora tanto pacato e sereno quanto bauagliero, sempre sincero e profondamente sentito - del suo pe,uiero e della sua aziotie. 277

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