Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

Me1.zogiorno 1962). L'aggiornamento dei problemi meridir>– nali deve avvenire, è vero, però no:1 ac– cettando un:i Politica dì piano che ha tutti gli aspclli di un'operazione ,,oluta dall'alto, ma per determinare un'azione operativa pi;mificatricc che, lcnulo conto delle esigenze espresse a livello locale, possn essere, nelle sue enunciazioni ge– nerali (piano nazionale e piani regionali) da queste esigenze condizionata ed indi• rizzala. E. M. A. AZZARONE Bl:isc:o Ed. Azione Comune . Milano 1962, pag. 99 • L. 300. NEL PRESENTARE ques1O nuO\'O volumetto delle Edizioni «Azione Comune•• non ci atterremo alla solita •metodologia• delle recensioni. Ci sc:n– bra che per lributare i medtevoli e dO\'e• rosi elogi all'edi!orc cd all'autore del li• bro, basterà riferire qu:rnto un giovane militante comunista ci ha detto dopo che gli abbiamo •passato• lo studio dell'Az– zaroni: • Ho ignorato, dopo quasi venti anni di militanza nel partito comunista, il nome di Pietro Tresso, ciw, per essere st:-ito capo dell'apparato illcgaic del· PCI all'epoca di Gramsci, membro della dire, i.ione del parlito, un mili1antc rivoluzio– nario atti\'o, preparato e sincero. r:vrcl>– be, comunqt:c, dovuto comparire in qual• che pubblicnzione ufficiale del partito. sia pure come successivo oppositore alla li– nea politica seguita c!nl PCI. Nulla! Non giustifico, comunque, una omissione del genere, neppure sotto il pretestuoso pro– babiie motit·o della salvezza del partilo. Qunndo b ragion di partito è anche arbitra di buttar fango - o di uccidere, come è probabile nel caso - un uomo che a, 1 eva da1O tulio di sé in favore del- lima politica, assurta a dogma, si scon– fessano e si massacrano dei militanti, crollano le speranze in una resurrezione del prolclari.i.to: si è in mani dei /l1rbi, degli arrivisti, degH arruffoni, delle facce di bronzo, dei diplomatici di partito, si è, cioè, in piena involuzione ideologica•· Ma quante altre •cose• non ci ha del• to, sfiduciato cd addolorato, quel giova• ne comunista! Tra le altre, ecco una con• siderazione che ancora amiamo riporta!'c: • Questo volumetto ha slargato il mio o– rizzonte, ha fugato la nebbia nella quale mi muovevo. Non più la lettura dei testi classici del PCI. che sono cviden1ementc compilati allo scopo di lasciarci nella i• gnoranza della •sacralità•! Un libro co– me questo di Azzaroni, che anni addietro non avrei non solo preso in considerazio– ne, ma an~he neppure degnato di uno sguardo, mi spinge a leggere la pubblid• s1ica dell'cestrema sinistra», cioè di quel– l'estrema considerata sino ad oggi come r..:azionaria ... •· Pm· attraverso queste brevi considera– zioni, è dato constatare che la documen– tata esposizione del" \'Olumetto in p;:i.rola !m collo nel segno se è valsa a far pen• sarc un attivo, intelligente (anche se se.Ilario: ci si passi l'apparente contrad– dizione) militante comunist::i: è, da que– sto episodio, che scaturisce il pregio del \'Olumctto, che raccomandiamo ai lettori. Ci asteni.Imo~ per come promesso piì1 avan:i, da ogni commento. Trascriveremo soll::mto un pensiero di Pietro Trcsso (Blasco ) che è un monito per gli attua– li dormienti del P.C.I.: « Ci incombe la necessità di lottare contro gli errori del– la direzione del partito comimista italia– no i11vecedi adattarsi a q11eglistessi er– rori in nome di 1111a falsa disciplina e di un falso concetto del1'1111ità di partito•· la causa comunr, quando in nome di IHHl ===""""""""'""-"' O. S. ~ml recensii! po1ranno essere riehies1l : l!a LlDRERIA UEL'-'\ FAI• P.:ta t;;br'ìa"er5if:'é€NO\IA 123

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