Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

che mutare la forma dello Stato vale un bel nulla. ai fini di un inte– grale benessere collettivo. Cambia la forma, ma si ripete... la storia ... Guarire la società cambiando la for– ma statale, è come voler guarire dal– l'ubbriachczza cambiando la botte del vino ... E se è vero che sotto uno Staio moderno le condizioni sociali in genere sono certamente alquanto migliori di quando si viveva all'om• bra dei castelli medioevali o sotto le monarchie assolute, <1uesto lo dob– biamo alle forze del lavoro e del pensiero in quanto tali, ma non allo Stato in quanto principio d'autorità; poichè <JUCst'ultimo, virtualmente, ha sempre la 1>ossibiiltà di far di– struggere immense ricchezze, senza coniare le vite umane. Ed è su cote– slo 5em.per . idem che si puntano, per comba1tcrle senza tregua, le ra– gioni • basi di una filosofia :mnrchi– ca, o forse meglio di una logica fi· lo5ofica che irresistibilmente scatu– risce dalle cupe esperienze della storia. Sì, in un cerio senso si può anche dire che la storia è un continuo 1>ro– grcsso; ma è il costo umano di tale progresso che si ri,·ela impressionan– te, o comunque grandemente spro– porzionato ai fini che souo propri del perfozionamento in quanto tale. E il nocciolo morale - e <1uindi, in fondo, anche filosofico - dell'anar– chismo è appunto <1uello di dimo– strare che è possibile ridurre alquan– to l'enorme «Costo umano» col quale viene pagato l'a\'anzare della storia. E <1ues1anon è utopia, ma semplice e razionale possibili1ì1. In un certo senso - par1ieolar– men1e logico ed astratto ad un tem– po - il filosofo, diremo più conse- 548 guenz:iale dell'anarchismo, si 1>uÒ considerare Max Stirncr. Ma è ap– punto nelle sue estreme conseguenze che !aie filosofia stugge dall'orbita reale delle cose e degli uomini; in quanto una società integralmente di unici di\'eota un'utopia; cosi come lo diventa una società di $11peruomini. nietzsciani 1 • L'uomo vero è <1uello che è: ca– pace, sì, di raggiungere cime sublimi, ma altrettanto capace di far retroce– dere la storia, e in poco tempo, nei più 1enebrosi abissi del passato. E più ignominiosamente, in quanto non può pretendere le attenuanti psicologiche o di condizione mnana che furono pro1>ric delle comunitii preistoriche. Entro tali concetti furono certa– mente più razionali, anche se meno filosofi in senso stretto, Bakunin. Kropotkin e altri maggiori esponenti del pensiero anarchico. Il ,•ero e grande valore dello Stirner è quasi tutto di carattere psicologico. La sua critica alle « idee fisse >) è un capola\'oro di psicologia; e la prova pili sicura è il [auo che. sotto un tale aspetto, non è possibile con{u1arlo. E la moderna psicologia - in particolare quel ramo che ha validamente contribuito a mettere in luce l'essenza dei miti, dei dogmi, dell'aggressivi1à e dellR volontà di potenza - in Condo è un·uhcriorc conforma della originalissima critica stirneriana. La filosofia dello Stirner è certa- 1 fcdcrico Nic1uchc non ai e mai con• tidcralo pen,alore an:irchico ( 11111,i dispreuò a1)erl11mcn1el'anarrhi!mo). Nella storia dcll11 filoaofia di ..olito non C J~lo tra i teorici dell 'anarc.hi !mo; e 1u11a,•ia nella sua opera, 11udiata bene, Yi C molto ,l'anarchfoo.

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