Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

elementi del P.O.U.M., entrarono a far parte della 141• Brigata, comandata dal comunista Eduardo Barcelò, ed assegnato alla Com1>ngnia di Trasmis– sioni di cui cm commissario l'anarchico José l\'leca. Tra Meca cd il coman– d11ntc della Brigata non corre,•ano buoni rapporti, specialmente per il fatto che, mentre si permetteva la I.ibera circolazione della slampa comunisla, Solidllridad Obrera vcnin inlerccllato e sequestrato. Meca, Hervas e Trepat. malvisto il primo 1>erehè anarchico e gli altri due perchè troskisti, diventa– rono amici. Durante 1a riunione di una troilw fu deciso di eliminare tutli gli clcmcnli della C.. T. e del P.O.U.M. li 15 o il 16 maggio, trovandosi i tre sulla prima linea, furono chia– mati a presentarsi al Comando di Brigata, distante vari chilometri, situato nelle .retrovie. Per telefono fu indicata la strada da percorrere per giungere al più presto possibile: un sentiero impervio e solitario. Meea, Hervas e Trepat, insospettiti, presero delle precauzioni. l due primi anelavano avanti e l'altro più indiclro. A metà slrada, Trepat che chiudeva la marcia udi sparare alcuni colpi di mitra e, temendo il peggio, seguitò il cammino al– lontanandosi dall'itinerario segnato. Giunto al Comando, il ea(>O Barcelò fu molto sorpreso di vederlo giungere e, senza spiegazione alcuna, l'assegnò ad un Battaglione di disciplina. li giorno dopo, tra i soldati della Brigata {u fotta circolare la notizia: « li Commissario delle Trasmissioni Mcca e il soldato Hen•as sono scomparsi. Si sup1>onc che siano passati al nemico, o che abbiano disertato ». Anche per TrcJ>at fu messa in giro la voce della disenione. La relazione del Cornitllto Pe,iùuulare della F.A.l. al Ple,io del Movi– mento Libertario dice: « I nostri compagni hanno l'impressione di ciò che li attende se si lascia libero corso alla politica ndasla del Partito Comunista. Non si !ratta di casi isolati, ma di migliaia e migliaia di compagni che eon!cssano il timore di essere assassinati dagli nversarii e non dal nemico sul fronte di bat– taglia». Per quanto si ri(erisce al fronte de11'Est, i libertari avevano manlenuto la Gioventù Libertaria, lauto che al lI Congresso della F.I.J.L., tenutosi 11 Vnlcncia, nssistellero, quali delegali i rappresentanti dctla 26• e della 28• Divisione. Più tardi, per ragioni di opporlunità, In Giove11tù Libertaria del fronte dell'Est si trasformò io Cmppi Cull.urali « Durruli •· Il 17 ottobre 1938 i Gruppi Culturali della 26• Dl\•isione si rivolsero al Comitato Nazionale della C. 1 .T. energicamente: « Il caso della 153• Brigata è il pili ,•icino a noi ... li dispotismo dei comandi, costituiti con i peggiori elementi, la pervicace attività dei comu– nisti è giunta ( ...) 11.d un estremo intollerabile. Si tratta di una <1uestione di \'ila o di morie per molti compagni mililnnti atlivi del nostro Movimento ... Le ultime notizie ( ...) non potrebbero essere più gravi ... I compagni della 153• Brigata sono disposti a vendere cara la vita ... La causa dei compagni della 153• Brigata è la nostra causa, In causa dei libertari della 26• 586

RkJQdWJsaXNoZXIy